
Oggi andiamo a vedere 10 cose comuni che scatenano lo stress cronico e sono altamente nocive: l’obiettivo è comprendere i meccanismi che innescano il nostro stress e come possiamo imparare a gestirlo meglio.
In determinate situazioni, tipo se sei inseguito da una tigre (a chi non capita ai giorni nostri?), o quando stai per essere coinvolto in un incidente d’auto, o quando la tua lista “delle cose da fare” è straripante, si innesca nel tuo corpo la tipica risposta allo stress, che porta ad atteggiamenti di attacco o di fuga (fight-or-flight response), facendoti reagire proprio come accadeva al nostro antenato, al quale poteva davvero capitare di essere aggredito da un predatore.
Quella reazione era assolutamente funzionale nella preistoria e ci ha portato ad evolverci e ad arrivare fin qui, ma ora il nostro sistema reagisce all’evento stressante allo stesso identico modo, preparando il corpo a mobilitare tutta l’energia per attaccare o scappare, in modo poco funzionale a gestire i fattori che realmente ci stressano al giorno d’oggi. Andiamo a vedere quali sono questi fattori, in modo da riconoscerli, e come ridurre l’intensità della nostra reazione da stress.
Si può gestire lo stress
Esiste ormai la prova scientifica che puoi gestire meglio lo stress e stare meglio. Il nostro corpo ha meccanismi naturali di autoriparazione che possono combattere malattie, prevenire infezioni, riparare le proteine rotte, proteggere le arterie coronarie e ritardare l’invecchiamento.
Ma ogni volta che il sistema nervoso è in modalità “attacco o fuga”, i meccanismi naturali di autoriparazione del corpo sono totalmente disabilitati! Vediamo perchè.
L’amigdala nel nostro cervello limbico primordiale è indispensabile per inviarci il segnale di allerta di un imminente pericolo, ma ancora non si è evoluta per stare al passo con la società moderna. Così la nostra amigdala non può distinguere tra i pericoli reali, che minacciano effettivamente la vita, e i pericoli percepiti, tipo pensieri, sentimenti o credenze nella tua mente. Di conseguenza, la tua amigdala potrebbe attivarsi comunque e sabotare così la tua salute, e la tua lucidità mentale, facendoti vivere un vero sequestro emotivo, senza nemmeno che te ne accorgi!
Come evitare le risposte croniche allo stress ripetitivo: i 10 inneschi
Quindi, come evitare le risposte croniche allo stress ripetitivo? Come far comprendere alla nostra amigdala quando il segnale è di vero pericolo?
Ecco 10 sorprendenti inneschi della risposta “attacco o fuga” da conoscere e cercare di evitare
1. Solitudine
Come appartenenti ad una specie, siamo persone tribali, quindi da una prospettiva di sopravvivenza, sentirsi troppo soli potrebbe segnalare all’amigdala di attivare risposte allo stress. Ha senso, giusto? Se dipendiamo dalla tribù per tenerci al sicuro, i sentimenti di solitudine del nostro cervello frontale possono attivare il segnale di pericolo dell’amigdala. Le prove scientifiche suggeriscono che le persone che fanno parte di una comunità di sostegno sono più felici ed hanno la metà del tasso di malattie cardiache rispetto alle persone sole e questo potrebbe spiegare perché.
2. Fame
Se ti senti affamato, il messaggio che stai mandando all’amigdala, continuamente in cerca del pericolo, è “Houston, abbiamo un problema! Non c’è abbastanza cibo!” Certo, il tuo frigo è pieno di cibo e forse hai chili in sovrappeso e sei affamato perché stai cercando di seguire una dieta, ma la tua amigdala non è intelligente, non può percepire la differenza. Sei in risposta allo stress e i tuoi meccanismi di autoriparazione vengono rimossi.
3. Vendi la tua anima per uno stipendio
Sai che il tuo lavoro può essere stressante. Ma non è tanto essere impegnati o lavorare sodo che scatenerà il tuo “attacco o fuga”. Certo, anche un lavoro che ami può stressarti, ma è molto più probabile che si verifichi una risposta cronica allo stress ripetitivo, quando la tua integrità è in gioco e quello che fai non è poi così allineato con quello che vorresti fare.
4. Una visione del mondo pessimista
Se sei un tipo di persona “da bicchiere mezzo vuoto”, la tua corteccia frontale sta comunicando ogni tipo di messaggio spaventoso alla tua amigdala, pensieri come “Non c’è abbastanza denaro”, o “Nulla funziona nella mia vita”, o “Nessuno mi ama davvero” o altri tipi di pensieri che stimolano le risposte allo stress nel corpo. In realtà, gli ottimisti hanno un rischio inferiore del 77% di malattie cardiache rispetto ai pessimisti, e questo è probabilmente il motivo.
5. Relazioni tossiche
Mentre le relazioni d’amore e una comunità solidale sono calmanti per l’amigdala e salutari per il corpo, si deduce che è meglio stare da soli che stare in compagnia di persone negative, che stressano il tuo sistema nervoso. Quando ti senti minacciato in una relazione – non solo fisicamente, ma emotivamente – il tuo sistema nervoso lo interpreta come un pericolo.
6. Essere un iper ansioso
I pensieri ansiosi fanno diventare l’amigdala un cecchino. Se stai riempiendo il cervello di preoccupazioni per la fame nel mondo, i problemi politici del tuo paese, se pensi che il tuo amato prima o poi ti spezzerà il cuore, stai certo che scatenerai le risposte allo stress.
7. Traumi infantili
Conosci quei vecchi problemi dell’infanzia che restano in campo, se non li curiamo? Forse non ti rendi nemmeno conto che i pensieri inconsci relativi a ciò che hai vissuto in passato, potrebbero innescare la tua amigdala quando nemmeno te ne accorgi. Innescatori come luoghi, profumi, canzoni o altri suoni che ti ricordano il trauma possono innescare la reazione da “attacco o fuga”, anche se sei completamente inconsapevole che ciò accada.
8. Rancori spietati
Quando provi risentimenti contro il tuo ex, tua madre, il tuo capo, chiunque – stai rifornendo la tua amigdala. I pensieri di risentimento sono interpretati dall’amigdala proprio come i pensieri di scarsità di cibo o la minaccia di una tigre in libertà.
9. Rabbia
Non è solo la rabbia che ti catapulterà in questo stato di “attacco o fuga”. Persino i pensieri come “qualcuno ha versato del vino rosso sul mio tappeto bianco” possono innescare il tuo sistema limbico e allarmare l’amigdala.
10. Sentimenti di impotenza
L’amigdala ama sentirsi in controllo, perché, dopotutto, è suo compito proteggerti dal pericolo! Quindi anche i sentimenti di impotenza possono scatenare l’atteggiamento di “attacco o fuga”.
Se solamente leggendo questa lista ti metti in questo stato di “attacco o fuga” perché ti senti coinvolto in tutte e 10, non disperare. Questo è il momento in cui si diventa proattivi!
La consapevolezza è la chiave. Coltiva la consapevolezza di ciò che scatena le tua risposte allo stress, puoi essere pienamente consapevole di come curi e mantieni il giardino della tua mente in modo da poter mantenere la calma nell’amigdala e mantenere i tuoi meccanismi di autoriparazione facendo ciò che sai fare meglio. – Mantieniti sano!
E forse non sai che l’amigdala pulsa al ritmo del battito cardiaco e mettere il sistema in coerenza con la variabilità del battito cardiaco armonico, disinnesca le risposte tipiche dell’amigdala, rieducandola piano piano ad uno standard più equilibrato e sostenibile.
Scopri di più nel workshop dedicato alle semplici tecniche per entrare in coerenza cardiaca e abbassare progressivamente i nostri livelli di stress.

Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
Lascia un commento