Cari amici ridenti,
oggi dedichiamo spazio al tema del perdono, un percorso in otto passi molto delicato, ma di grande liberazione, prendendo spunto dal lavoro del Dr. Enright, autorità mondiale del lavoro sul perdono.
Il perdono in 8 passi
L’invito è ad esercitare il perdono seguendo il tuo ritmo e questi otto passi
1 – Indica su una lista le persone che ti hanno ferito, in misura tale da rendere giustificata l’azione del perdono.
Chiediti, su una scala da 1 a 10, quanto dolore hai provato dalle azioni di questa persona nei tuoi confronti (1 indica un dolore minimo, ma comunque significativo, e 10 il massimo). Ordina quindi le persone dalla meno alla più dolorosa e inizia da quella meno dolorosa.
2 – Considera un’azione della prima persona sulla lista
Chiediti in che modo le sue offese hanno avuto un impatto negativo sulla tua vita, riflettendo sui danni psicofisici causati. Prendi in esame anche come le tue opinioni su umanità e fiducia nel prossimo possono essere cambiate in seguito.
Riconosci la cattiveria dell’accaduto e permettiti di lasciar fluire le emozioni negative.
3 – Quando ti senti pronto, prendi la decisione di perdonare.
Decidere di perdonare implica lo scendere a patti con le azioni che farai durante il perdono, estendendo un gesto di pietà e bellezza nei confronti di chi ti ha ferito. Quando offriamo questo atto di misericordia, cerchiamo deliberatamente di ridurre il risentimento nei confronti di chi ci ha ferito, offrendogli invece gentilezza, rispetto, generosità e perfino amore.
È importante evidenziare che perdonare non implica scusare le azioni dell’altro, dimenticare l’accaduto o accettare le ingiustizie. La giustizia e il perdono possono essere anche praticati assieme.
Ulteriore avvertimento: perdonare non significa riconciliarsi. La riconciliazione è una strategia tramite cui due o più persone riescono a provare nuovamente fiducia reciproca. Potresti non voler scegliere di riconciliarti con la persona che stai perdonando.
4 – Inizia con esercizi cognitivi
Poniti queste domande riguardanti la persona che ti ha ferito:
- Com’è stata la sua vita durante la crescita?
- Cosa può avere sofferto da indurlo a farvi del male?
- Di quale stress ha sofferto?
Queste domande non vengono formulate con lo scopo di perdonare o scusare, ma piuttosto per comprendere meglio il dolore dell’altro, che lo rende vulnerabile e umano.
La comprensione delle ragioni degli atti distruttivi altrui permette di compiere azioni per evitare il ripetersi di ulteriori atti distruttivi.
5 – Sii consapevole delle sensazioni del tuo cuore e di ogni piccolo moto di compassione nei confronti di chi ti ha offeso.
Questa persona potrebbe essere stata, in quel momento, confusa e fuorviata dagli eventi; potrebbe addirittura rimpiangere profondamente le sue azioni.
Mentre pensi a tutto ciò, osserva se riesci a provare emozioni più dolci nei suoi confronti.
6 – Cerca di accettare, con consapevolezza, il dolore che ti è stato provocato.
Evita di riversare tale dolore su colui che ti ha offeso o, addirittura, verso gli altri. Quando veniamo feriti emotivamente tendiamo a spostare sugli altri il nostro dolore.
Sii consapevole di ciò, in modo da non perpetuare un’eredità di rabbia e dolore.
7 – Pensa ad un qualsiasi dono che possa essere offerto alla persona che stai cercando di perdonare.
Il perdono è un atto di misericordia – e la si sta estendendo a qualcuno che non è stato misericordioso nei nostri confronti. Potrebbe essere un sorriso, una telefonata, una parola gentile. Considera, sempre, la tua sicurezza prima di estendere la gentilezza nei confronti di questa persona. Se interagire con lei potrebbe arrecarti un pericolo, trova un modo alternativo per esprimere i tuoi sentimenti tenendo, ad esempio, un diario o praticando la meditazione della compassione.
8 – Cerca, infine, di trovare un senso alla situazione vissuta.
Ad esempio, poiché le persone soffrono a causa delle ingiustizie altrui, si rendono conto spesso di essere loro stesse più sensibili al dolore degli altri. A sua volta ciò può offrire un senso di scopo nell’aiuto verso coloro che stanno facendo del male.
Una volta terminato il processo del perdono con una persona della lista, seleziona la successiva e prosegui fino ad averla terminata.
RAGIONI PER LA PRATICA
Tutti abbiamo sofferto a causa di ferite o tradimenti. La decisione di perdonare è un modo per liberarci dalla sofferenza generata e stagnante nella nostra memoria: il perdono è spesso un processo lungo e difficile.
Questa pratica indica diversi passaggi essenziali per il processo del perdono, scomponendoli in azioni facilmente gestibili.
Questi passi sono stati creati da Robert Enright, Ph.D., uno dei principali ricercatori al mondo sul perdono. Nonostante il processo del perdono possa apparire diverso tra gli individui, la maggior parte di noi può attingere ai principi base del Dr. Enright. In alcuni casi può risultare utile richiedere il parere di uno specialista, soprattutto a seguito di un evento traumatico.
EVIDENZE DEL FUNZIONAMENTO
Baskin, T.W., & Enright, R. D. (2004). Intervention studies on forgiveness: A meta-analysis. Journal of Counseling and Development, 82, 79-90.
I ricercatori hanno confrontato diversi studi che utilizzavano il “modello del perdono” del Dr. Enright, simile ai passaggi sopra illustrati. Tutti gli studi sono stati condotti in un contesto clinico comprendente terapia individuale e di gruppo. Le terapie che usavano questi metodi si sono dimostrate efficaci nell’aumentare la capacità di perdonare e nel far diminuire gli stati psicologici negativi come l’ansia e la rabbia, rispetto ai gruppi di controllo. Si è trattato, spesso, di terapie a lungo termine, volte ad aiutare le persone a far fronte ad eventi gravemente negativi.
SPIEGAZIONE DEL FUNZIONAMENTO
Perdonare è un processo lungo e molto spesso impegnativo.
I passaggi sopra indicati possono essere di aiuto, fornendo delle linee guida concrete. Nello specifico, possono aiutare a comprendere chi perdonare e a descrivere il proprio dolore; permettono di comprendere la differenza tra perdono e riconciliazione. Pensando alla persona che ci ha ferito in un modo nuovo è possibile provare compassione per essa, facilitando il perdono e riducendo la negatività che proviamo per questa persona.
Gli otto passi illustrati ci sintonizzano con il dolore residuo dell’esperienza ed incoraggiano nella ricerca del significato positivo in esso.
FONTI
https://ggia.berkeley.edu/practice/eight_essentials_when_forgiving
Robert Enright, Ph.D., Università del Wisconsin, Madison
Traduzione a cura di Andrea Magnabosco, revisione di Lara Lucaccioni
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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