Cari amici ridenti,
eccoci con l’intervista di Simonetta Pocchiesa, una delle protagoniste del Congresso Italiano di Yoga della Risata, che si terrà dal 10 al 13 ottobre a Peschiera del Garda. “Come può funzionare lo Yoga della Risata in un reparto di alcologia: storia di un anno e mezzo di progetto.” Questo il titolo dello speech di Simonetta, dottoressa in scienze infermieristiche e Teacher di Yoga della Risata.
Come ti definiresti in 3 righe:
Sono Simonetta Pocchiesa, dottoressa in scienze infermieristiche, da 20 anni lavoro presso il servizio delle dipendenze situato in Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.
Quando hai iniziato a fare Yoga della Risata?
Nell’autunno del 2017 sono diventata Leader di Yoga della Risata e da aprile di quest’anno anche Teacher con Lara.
Sono qui a raccontarvi come lo Yoga della Risata mi ha conquistato
e come è nato un Amore a prima vista!
Che momento era della tua vita?
Mi sono avvicinata allo Yoga della Risata in un periodo in cui non riuscivo ad avere degli spazi personali che non fossero lavoro, casa, famiglia e nel quale cominciavo a sentirmi soffocare per lo squilibrio creato dal troppo senso del dovere.
Quando hai compreso che lo Yoga della Risata avrebbe avuto un ruolo importante nella tua vita?
La molla dentro di me è scattata nel momento in cui ho realizzato che questa era un’attività che avrei potuto fare assieme a mia figlia più piccola e mi ha portato a decidere di frequentare il Club “Perché Sì” di Borca di Cadore.
Come ti sei avvicinata all’applicazione dello Yoga della Risata di cui parlerai al congresso?
Più conoscevo questa pratica più scoprivo similitudini con il trattamento utilizzato nel servizio dove lavoro.
Nel momento in cui Valentina Barluzzi mi ha invitato a partecipare al Leader training da lei organizzato mi si è “accesa una lampadina”.
Sì, avrei potuto proporre lo Yoga della Risata nel
Centro di Riabilitazione Estensiva Day Hospital Alcologia.
Certo come obiettivo era decisamente azzardato, i dubbi e le perplessità erano molte ma qualcosa dentro mi diceva di tentare.
Desideravo far scoprire anche ad altri i vantaggi di questa pratica e dare così il mio piccolo contributo.
Quali sono i più grandi benefici, tuoi e degli altri, che hai osservato grazie al tuo lavoro con lo Yoga della Risata?
I benefici che mi stava portando erano notevoli.
Mi sentivo più alleggerita, più entusiasta di affrontare la quotidianità,
riuscivo con più facilità a lasciare scivolare i problemi e le difficoltà ed ero in grado di trovare con maggiore semplicità le strategie per adattarmi agli imprevisti.
Il mio tono dell’umore che abitualmente era piuttosto basso e piatto stava decisamente migliorando.
Ho trovato un equilibrio che mi fa sentire meglio con gli altri, più serena, più autentica, più libera di esprimere quella che sono.
E così a partire da maggio del 2018, con l’approvazione del Direttore del Dipartimento e di tutta l’equipe, lo Yoga della Risata è stato inserito come attività settimanale nella sezione di DH Alcologia dove lavoro.
Ho scoperto che è possibile inserire la Risata in un contesto di grande sofferenza e in ambiti in cui non ci sarebbe proprio nessun motivo per ridere.
Le sessioni sono state strutturate con esercizi che richiamano la routine ospedaliera e le difficoltà incontrate durante i momenti di comunità multifamiliari.
Ho constatato come l’Approccio Ecologico Sociale ideato dal professor Hudolin per i problemi alcol correlati e lo Yoga della Risata del dottor Madan Kataria si integrano con una perfezione straordinaria.
Personalmente sono arrivata alla conclusione che sì, è possibile avere la collaborazione di un gruppo estremamente eterogeneo e formato da persone che potenzialmente opporrebbero molte resistenze.
I benefici riportati sono molteplici ma quello che mi affascina più di tutti è che, attraverso lo Yoga della Risata, viene insegnata e appresa una modalità diversa per raggiungere l’unico obiettivo, che in fondo tutti cercano, che è quello di stare bene, di riguadagnare la voglia di vivere, di ridere e di far sbocciare il fiore che c’è dentro ognuno di noi, superando schemi familiari, sociali, culturali e professionali.
Perché fai quello che fai?
Ora al lavoro la giornata che preferisco è quella in cui facciamo Yoga della Risata; mi carica, mi entusiasma e mi da tanta soddisfazione.
Trovo il tempo per preparare la lezione e renderla migliore anche agli orari più improbabili.
È fantastico riuscire a trascorrere due ore in un clima di spensieratezza, risate e rilassamento.
L’esito di questi interventi è risultato decisamente positivo e
i benefici hanno superato sia le mie aspettative che quelle del gruppo.
Non voglio dilungarmi ulteriormente, altrimenti finirei col rivelarvi già tutto!
Vi aspetto con gioia
al Congresso!!!
Ho Ho, Ha Ha!
Simonetta
Per incontrare Simonetta Pocchiesa e partecipare al Congresso di Yoga della Risata (10/13 ottobre 2019) tutte le info qui: https://congressoyogadellarisata.it/
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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