Cari amici ridenti,
andiamo ad approfondire il profilo di due protagoniste speciali del Congresso Italiano di Yoga della Risata, che si terrà dal 28 al 30 settembre presso lo Yes Touring di Rimini.
E’ il momento di Daniela Di Ciaccio, sociologa, imprenditrice, insegnante di yoga e ricercatrice, e di Veruska Gennari, filosofa, divulgatrice, trainer e studiosa. Insieme hanno fondato 2BHappy Agency, e al Congresso porteranno un intervento sulla Scienza delle organizzazioni positive. Ho fatto loro un’intervista doppia, che è davvero densa e molto ricca. Loro sono due donne davvero speciali, che stimo tantissimo e sono sicura che le amerete anche voi.
Chi sei, come ti definiresti in 3 righe?
Dani: Ho un tatuaggio sulla spalla destra: è una barca che ha una vela come le ali di una farfalla e lascia come scia il mantra So Ham, (dal sanscrito “Io sono Lui/Quello”), che nella filosofia vedica significa identificarsi con l’universo o la realtà ultima… Tre righe non mi bastano.
Veru: Sono un pezzo di universo incastonato in un corpo votato all’abbraccio, agli sguardi e ai sorrisi. La mia giornata ideale è con un libro e una penna tra le mani, una passeggiata in montagna, una cena profumata cucinata dall’uomo che amo e tanto solletico da fare a Stella (mia figlia).
Quando hai iniziato ad occuparti di felicità? Che momento era della tua vita?
Dani: Bella domanda: probabilmente molte delle persone che mi conoscono risponderebbero “da sempre”, perché mi hanno sempre vista solare ed energica, aperta e disponibile, piena di interessi e progetti e in grado di realizzare tutti gli obiettivi che mi ponevo. Insomma la ragazza perfetta con una vita perfetta e il lavoro perfetto: stimolante e a tempo indeterminato! In realtà sotto la punta di questo iceberg, che solo apparentemente splendeva, c’era una costante irrequietudine interiore, che invece di andare ad ascoltare e conoscere ho cercato di reprimere, riempiendo la mia vita e costruendo un’immagine di me basata su ciò che il mondo esterno reputava giusto, buono, sano, bello, di valore.
Ma il mio Mr Hyde ad un certo punto ha preso il sopravvento e nel 2014 avevo generato un tale livello di entropia che il bel castello di carta è collassato: totale insensatezza del lavoro che facevo e stress mentale ai massimi livelli, crisi matrimoniale e insostenibilità economica della mia vita.
Sono andata in India per ritrovarmi e per capire se e come si può essere autenticamente felici e lì ho scoperto che le tradizioni spirituali millenarie, non solo avevano già trovato le risposte alle mie domande, ma stavano insegnando le loro pratiche integrandole con le più recenti scoperte in ambito neuroscientifico. E’ stata un’illuminazione!! Grazie allo Yoga e alla meditazione in particolare ho fatto il mio percorso di immersione in me stessa (che continua ogni giorno): ho imparato ad ascoltarmi, a riconoscere tutti i miei modelli mentali disfunzionali, a controllare e calmare la mia mente programmata e a lasciar emergere il mio vero Sé e la mia vocazione. Ho realizzato che potevo tornare a casa e non solo raccontare che esisteva una Scienza della Felicità, ma che funzionava, perché l’ho sperimentata in prima persona.

Veru: E’ stato un percorso, una danza fatta di dolore, amore, sconfitte, consapevolezze, scoperte e gratitudine. Avevo alle spalle la fine inaspettata e dolorosa di un matrimonio e la sensazione che il lavoro che facevo non mi risuonasse più. In pochi mesi tutto quello che mi sembrava solido e indistruttibile si è frantumato.
In quei momenti difficilissimi cercavo risposte e pensavo: se un giorno uscirò da tutto questo, vorrei costruire un luogo in cui chi sta come me possa essere supportato, lo chiamerò: dalla sfiga alla sfida!!!
Poi ho iniziato ad ascoltare la voce di quell’anima, la mia anima, che iniziava a farsi strada superando illusioni, false aspettative, inutili certezze: che cavolo fai, Veru, non capisci? Questa è la volta giusta, quella in cui puoi imparare ad amarti! Ed è stato così, ascoltando quella voce saggia e amorevole ho ri-cominciato a costruire pezzetto dopo pezzetto tutto, partendo da dentro per arrivare fuori (che poi sono la stessa cosa). Le persone che mi conoscevano mi dicevano: mamma mia quanto sei brava, al tuo posto non sarei mai risuscita/o, e che fortuna dopo così poco tempo hai trovato un compagno splendido che ti ama e ora sei diventata mamma, sei stata fortunata!! Ed io dicevo: ma quale fortuna, facile così, io ho scelto di vivere e di essere felice, l’ho voluto e, se vuoi, puoi farlo anche tu!
Da lì ho iniziato a studiare la scienza della felicità, approfondire le mie conoscenze, acquisirne delle nuove, sapevo che la mia non era fortuna o destino, ma il prodotto di una competenza che ho saputo (in modo più o meno inconsapevole allora) allenare, volevo che tutti potessero aver accesso ad informazioni, strumenti e pratiche per passare: dalla sfiga alla sfida, e costruire la propria felicità nel qui ed ora di ogni istante. Oggi sono ancora in cammino, perché questo è il cammino di una vita.
Quando hai compreso che studiare e diffondere la scienza della felicità avrebbe avuto un ruolo importante nella tua vita?
Dani: Beh, appena mi sono imbattuta nella Scienza della Felicità ho capito che risuonava con la mia vocazione, i miei valori, i miei interessi. Prima di tutto perché è una scienza integrata e multidisciplinare, che spazia dalla neuroscienza alla fisica, dalla biologia alla psicologia, dall’economia allafilosofia e alle pratiche spirituali.
E io sono una sociologa, un’amante degli approcci integrati e delle visioni sistemiche, dunque la mia anima caleidoscopica è nutrita da tutti questi stimoli. Ciò che però ha reso la divulgazione della scienza della felicità, non un lavoro qualsiasi che potevo fare, ma la mia vocazione, ciò che nutre quotidianamente il mio impegno è la sua finalità trasformativa, la sua capacità cioè di migliorare la vita, di essere una scienza guidata dalla saggezza. Con poche informazioni e molta pratica si può davvero realizzare un cambiamento sia individuale che sistemico.
Veru:
Ogni lettura, ogni esperienza, persona incontrata, si incastrava perfettamente in un flusso di evidenze che risuonava con il mio percorso personale e quello di tanti altri: mi sentivo come Neo in Matrix, riuscivo a vedere il codice sorgente e ogni giorno diventava e continua a diventare sempre più chiaro. A questo si è aggiunta poi, nel tempo, la risposta delle persone. Grande resistenza nei contesti organizzati e grandi aperture dai professionisti, che per competenza e indole stavano salendo come noi sulle spalle dei giganti: loro vedevano oltre la cortina della cultura dominante, osservavano i risultati inaccettabili che stiamo producendo come individui e comunità, sentendo il bisogno di contribuire ad un cambiamento. Ero sulla strada giusta, una polarizzazione tra forti resistenze e generose aperture indicava che eravamo davanti ad un cambiamento di paradigma culturale, bisognava fare massa critica!
Ci volete dare qualche anticipazione di ciò di cui parlerete al Congresso?
Dani: Vi racconteremo che esiste una Scienza della Felicità che integra le più recenti scoperte nell’ambito della neuroscienza, della biologia, della fisica quantistica e della psicologia positiva per dimostrare che la felicità è una competenza che possiamo allenare e che la cultura della positività è il nuovo paradigma per far fiorire persone e organizzazioni, abbandonando le logiche di egoismo e separazione a favore di una nuova consapevolezza eco-sistemica.
Veru: Per quanto stiamo osservando a livello collettivo, sappiamo ad esempio che le organizzazioni che investono in maniera seria e continuativa sulle pratiche di felicità hanno risultati positivi a tutti i livelli: le persone felici apprendono infatti di più e più velocemente, sono più creative, motivate e coinvolte, collaborano di più e si ammalano di meno. Al livello organizzativo si registrano profitti, vendite, innovazione e produttività maggiori, come dire il successo è duraturo e più sostenibile.
Vi va di raccontarci quali sono i più grandi benefici – personali ed altrui – che hai osservato grazie alle tue ricerche e alle pratiche riguardanti la scienza della felicità?
Dani: Per quanto mi riguarda posso dire che oggi sono una persona davvero autentica, in salute, soddisfatta della mia vita così com’è. Sento di avere interiormente una solida base di calma e gioia ed esteriormente una bella rete di relazioni affettive, amicali e professionali, due bei pilastri a sostegno della mia forza, resilienza e felicità.
Veru: Personalmente come scrivevo tra le righe sopra, io mi sento in cammino ed ogni giorno sento che la mia voce interiore riesce a guidarmi senza più lasciarsi soffocare. La cosa più importante che ho imparato a fare è osservarmi dall’esterno: ormai è qualcosa che faccio in automatico, ho imparato ad avere una routine di benessere, mi sento consapevole, autentica e perfettibile in ogni qui ed ora della mia giornata.
Perché fai quello che fai?
Dani: Il mio scopo personale è “Lokah Samastah Sukhino Bhavantu”, cioè
“Che tutti gli esseri viventi possano essere felici e liberi, e che ogni mio pensiero, parola o azione possa contribuire alla felicità e alla libertà di tutti”.
Veru: Io voglio essere un seme di nuove possibilità. Prima di tutto per me stessa e poi per chiunque risuoni con me lungo il cammino. Ho imparato che quello che c’è dentro di me rispecchia esattamente quello che c’è fuori di me e mi impegno ogni istante affinché questo dialogo di bellezza, amore e unicità si realizzi.
Qual è il tuo sogno?
Dani: E’ il sogno di tanti sognatori, come cantava John Lennon: “Imagine all the people
living life in peace”.
Namastè
Veru: Un Mondo in cui ogni bambino possa sperimentare e vivere nell’amore infinito per se stesso e per gli altri.
Per incontrare Daniela Di Ciaccio e Veruscka Gennari e partecipare al Congresso di Yoga della Risata (28-30 settembre) e/o allo Spiritual retreat (26-28 settembre) condotto dal Dottor Kataria, tutte le info qui: https://congressoyogadellarisata.it/
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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