Cari amici ridenti,
oggi voglio condividere con voi le mie riflessioni sul momento più importante della sessione di Yoga della Risata, la meditazione della Risata.La prima volta che ho incontrato il potere della risata è stato nel 2009 durante la Mystic Rose, l’ultima meditazione ideata da Osho e una delle sue più potenti in assoluto.
La Mystic Rose è residenziale e dura 3 settimane e durante la prima si ride per 3 ore al giorno di seguito, in gruppo, senza parlare. 3 ore potenti, in cui si attiva davvero tantissimo, in cui la risata è come un’onda, fatta di sali e scendi, di picchi e accelerate e di fisiologici rallentamenti.
Ho scoperto il potere della risata come grande attivatore, come starter di parti di me che erano sopite, come energizzante, come strumento incredibile di cambiamento (la mia vita si è letteralmente trasformata, dopo quelle tre settimane).
Durante questa esperienza ho scoperto uno dei miei doni, la risata fortemente contagiosa – una risata che ringrazio dal profondo, perché a volte mi aiuta a sbloccare le risate di persone che fanno fatica a lasciarsi andare – ed un’energia e una volontà fuori dal comune: se c’era da ridere, ce la mettevo tutta, con senso di responsabilità e fiducia nel potere della pratica.
Lì ho scoperto sulla mia pelle il potere contagioso della risata, perché nei bassi di quell’esperienza, per ripartire, bastava davvero guardare qualcuno che in quel momento stesse ridendo di più, ed agganciarsi e lasciarsi trasportare da quell’energia.
E poi, di certo, serviva anche un pizzico di volontà, una merce di scambio da impegnare, da dare in pegno, per ricavarne gioia e tanta energia. E il meccanismo va poi da sé.
Ecco, in quella settimana ho vissuto in maniera dilatata l’essenza della meditazione della risata, la parte fondamentale della sessione di Yoga della Risata, il cuore dell’esperienza, il centro e fulcro di tutto il processo.
Cos’è la meditazione della risata e come si fa
La meditazione della risata è uno stato quasi magico, in cui si è in forte presenza – da qui Meditazione, stare nel qui e ora – e durante il quale si “diventa la risata”. Non servono più gli esercizi di risate o i giochi che sono di avvicinamento a questo stato e, semplicemente, si inizia a ridere, seduti in cerchio sui tappetini, o anche sulle sedie.Risata timida crescente
Io consiglio sempre di iniziare con una risata timida, che tutti siamo in grado di fare, delicata, minimale, e poi di crescere gradualmente, fino a fare una bella risata a bocca aperta.
E’ importante ricordare che più si ride a bocca aperta, più si ride di pancia e non si sforza la gola. Ci hanno insegnato che non si ride a bocca aperta, ma vi posso assicurare che farlo è liberatorio e vi permette di contattare il diaframma, uno dei nostri muscoli più importanti, con grande beneficio fisico.
In realtà la risata è legata alla nostra voce, alla nostra identità, che attraverso il suono della risata viene comunicata con chiarezza. E quindi la risata ci aiuta a contattare la nostra parte profonda, legata al chi siamo veramente, alla nostra essenza: piano piano che si ride incondizionatamente ci si scopre sempre più allineati col proprio vero sé, ci si ritrova, si riscoprono anche sogni e talenti sopiti.
Quindi l’invito è a tirar fuori la voce, che è andare oltre la propria timidezza e riservatezza, ed esprimersi con totalità e pienezza.
Inspiro-Trattengo-e-Rido
Un’altra tecnica importante per entrare nella dinamica della risata incondizionata è l’Inspiro-Trattengo-e-RidoQuesta tecnica ha fortemente a che fare con la fisiologia della risata, che non è altro che un’espirazione profonda, un modo che abbiamo per pulire i polmoni ed espellere l’anidride carbonica ferma nella parte bassa dei polmoni ed ossigenarci profondamente. Ed allora assecondiamo questa modalità naturale di essere, propria della risata, e ispiriamo un bel quantitativo di aria, tratteniamo per un attimo il respiro, finché riusciamo, creando una sorta di compressione nei polmoni, e poi mettiamo un bel sorriso sul viso ed emettiamo una bella risata sonora.
Questo esercizio è da ripetere almeno per 5 o 6 volte, in maniera da prendere confidenza con la naturale modalità che ha la risata di esprimersi.
Inspiro-trattengo-e-rido con le vocali
A questo esercizio si possono anche abbinare le vocali, per sperimentare i vari risuonatori nel nostro corpo ed esplorare come cambia la nostra risata in base alla vocale che scegliamo.
La risata con la U attiverà risuonatori bassi, poi salendo viene la O chiusa, poi la O aperta, poi la A, poi la E e infine la I, che risuonerà nella testa.
Quindi, si ispira, si trattiene e si ride con le varie vocali, in modo da sentire anche quale vocale ci risuona di più.
Risata silenziosa
Un’altra risata potente da poter fare nella meditazione della risata, che aiuta a sbloccare eventuali risate ancora bloccate nel gruppo, è quella silenziosa, molto potente per il lavoro che fa fare a livello diaframmatico e molto efficace nella dinamica di gruppo. Si inspira, si trattiene un attimo il respiro, si apre la bocca e si ride, ma senza emettere suono, aiutandosi anche shakerando un po’ il busto, in maniera da liberare ulteriormente il diaframma.
Risata del ritmo
Un altro esercizio utile per assecondare una meditazione della risata è la risata del ritmo: si inspira un bel quantitativo di aria e si inizia ad emettere il suono “ha” aspirato, prima in maniera lunga, poi sempre più corta e con sempre meno intervallo tra un suono e l’altro, fino ad innescare un vero e proprio motore della risata.
Risata da distesi
Dopo circa 6-7 minuti di risate da seduti, con questi esercizi, è bene distendersi supini sul tappetino, con le teste rivolte tutte verso il centro, e ridere assecondando il respiro, che da disteso è più fluido e naturale, favorendo la naturale espressione della risata. Ridere da distesi viene preferito da chi magari è più timido e non se la sente di liberarsi quando è visto dagli altri; e comunque ti posso assicurare che posizionare le ginocchia piegate al petto aiuta moltissimo e che molte risate si sono sbloccate in questa posizione di massima libertà.Ovviamente queste tecniche possono ritornare utili anche introducendo la pratica della meditazione della risata individualmente nella propria routine quotidiana, la mattina.
Obiettivi della meditazione della risata
L’obiettivo di tutta la pratica è ridere per almeno 10-12 minuti, che è il tempo utile affinché il nostro corpo inizi a produrre il cosiddetto joy cocktail: endorfine, i nostri antidolorifici naturali e sostanze che ci mettono in uno stato di beatitudine e gioia incondizionata, serotonina, uno dei nostri antidepressivi naturali, e l’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress.
Un altro obiettivo della meditazione della risata è che la risata si sblocchi e diventi fluida, libera, simile alla risata che avevamo da piccoli: quello che avviene, ad un certo punto, è un vero e proprio clac, che ci permette poi di vivere la meditazione della risata con grande facilità e benessere, con grande libertà e in profonda connessione con la nostra parte profonda.
La meditazione della risata è un’esperienza fortemente catartica e liberatoria: quando sblocchiamo la risata è come se lasciassimo andare qualcosa che era lì a frenarci, qualcosa che faceva resistenza, come un fardello che ci portavamo dietro con fatica. Magari un momento in cui abbiamo vissuto qualcosa di pesante e, per non sentirlo fino in fondo, abbiamo trattenuto il fiato e siamo andati in una sorta di apnea. E nel plesso solare abbiamo contratto quel dolore, ed ora lo sciogliamo, lo lasciamo andare.
E’ una vera e propria pulizia, un rinnovarsi, un ritrovarsi.
Benefici della meditazione della risata
I benefici della meditazione della risata sono tantissimi: innanzitutto un senso di leggerezza e di assenza di pensieri.
L’esperienza è proprio meditativa, si sta in presenza, nel qui e ora della risata, che è quasi un fare, una pratica vera e propria. E quando sei pienamente nella risata, la tua presenza è di qualità e non hai modo di riflettere né sul passato, su quello che ti è accaduto, sui vari problemi che ti impensieriscono, né sul futuro, su quello che sta per succedere e sui vari futuribili.
Non hai tempo per arrovellarti su quei pensieri che magari ti hanno torturato per tutto il giorno: anzi, li lasci andare, li lasci scivolare via per un po’ e poi magari riesci a vederli con una diversa attitudine, magari ti viene anche una possibile soluzione ad un problema che ti angosciava. Perché uno dei benefici più importanti è proprio la capacità di ridimensionare quello che ci sembra un ostacolo insormontabile, di acquisire fiducia nelle nostre possibilità e di recuperare energia, in maniera da averla disponibile per gestire le difficoltà.
La risata produce empowerment, ci dà potere, ci rende in grado di affrontare meglio le difficoltà.
A volte il beneficio è anche di meraviglia e incredulità, perché, prima di provarci, non si crede assolutamente possibile ridere per 10 minuti di seguito, e, quando accade, la sensazione è di grande potere, che è proprio un poter fare, un riuscire, che poi si estende anche ad altre sfere della nostra vita.
Dopo una meditazione della risata, ti accorgi anche di essere più assertivo, di esprimere meglio quello che provi, sia a parole, che a livello emotivo, di avere più intelligenza emotiva, in buona sostanza.
Un altro beneficio bellissimo è l’empatia e la connessione con gli altri, il sentire l’altro prossimo e vicino, amico, anche se non lo conosco bene o magari l’ho visto sì e no qualche sera.
Ridere incondizionatamente insieme agli altri è pura magia, difficilmente descrivibile.
E quello che ne guadagniamo è una qualità di relazioni più autentica: si ride insieme, perché si ha voglia di stare meglio, di nutrire la nostra parte bella, la parte luminosa.
E chi si trova a farlo insieme parla un po’ la stessa lingua, ci si comprende a vicenda.
E’ stanco del lamento continuo e vuole rimboccarsi le maniche, costruire positività, far qualcosa per vivere nella gioia o quanto meno per stare meglio.
E quindi i simili si incontrano e si riconoscono, e nascono delle amicizie bellissime e dei legami che durano, che permettono di condividere tanto.
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
Un articolo che mi è piaciuto molto .per me ridere è difficile ,faccio fatica ,e non mi immagino ridere con altri che mi guardano .ma farlo con altri tutti insieme sarebbe bellissimo .sono tentatissimo di provare in esperienza come questa ,
Gent mo ti capisco , io invecchiando mi rendo conto che rido veramente poco…ma sto provando piano piano a sorridere mentre eseguo esercizi di meditazione cinese, è incredibile come l accenno “meccanico” di un sorriso ti inneschi un cambiamento interiore, poi se riesci a percepire che ogni attimo che scorre è comunque un attimo nuovo che lascia a te la scelta di come viverlo e ridere consapevolmente sia una scelta meravigliosa buona vita
Lara articolo fantastico ….leggero ma altamente esaustivo complimenti grazie mille ….buona vita