Cari amici ridenti,
oggi ho l’onore di iniziare una serie di interviste a Leader e Teacher di Yoga della Risata, che stanno creando bellezza e cambiamento positivo con le proprie azioni ed idee.
Iniziamo con Sergio Cintioli, Teacher di Yoga della Risata, che sta portando avanti un progetto di Club della risata di quartiere, dedicato agli anziani di Sant’Elpidio a Mare (FM) e che ha la passione per il lavoro con gli anziani.Sono più di due anni che ti stai interessando attivamente di Yoga della Risata con gli anziani. Come è nata questa passione?
E’ nata grazie al tuo invito di accompagnarti nelle sessioni in casa di riposo a Montecosaro. All’inizio ero un po’ preoccupato, perché non avevo mai affrontato sessioni di quel genere con persone molto avanti negli anni e affette da demenza, ma già dalla prima giornata ho sentito che era la mia strada per dare un aiuto concreto alla comunità. E’ stata un’esperienza illuminante sotto tutti i punti di vista. Gli sguardi, le mani e i sorrisi che ho incrociato in quel periodo, li porterò sempre nel mio cuore.
Ti va di parlarci del Club degli anziani del quartiere di Sant’Elpidio a Mare?
Certamente. Tutto nasce dall’invito di Sonia, una bravissima Leader di Yoga della Risata che ho formato, che decide di fare un incontro a casa sua con i suoi genitori e due coppie di loro vicini di casa. Febbraio 2015. Il gruppo inizia a crescere grazie al passaparola. Decidiamo che il salotto di casa è troppo stretto e si passa ad un garage ben tenuto che può accogliere molte più persone. Da lì ad oggi credo che sia il gruppo più stabile in presenze e in frequenza di partecipazione.
Ci sono partecipanti che non hanno quasi mai perso una sessione – e parliamo di oltre venti frequentatori fissi, in maggioranza donne. Anche durante le feste natalizie o a ferragosto, saltare una sessione è quasi impossibile.
Cosa sta accadendo di preciso?
Ogni volta che una nuova persona si unisce al gruppo, vedi come lo sguardo che all’inizio sembra disorientato, cambia e appare il volto di un bambino che ritrova la voglia e la possibilità di giocare. E ogni volta che ritorna, lo sguardo diventa sempre più scintillante.
Quanto è importante questo club per gli anziani del quartiere?
Sicuramente è per loro un momento di svago, di unione, di scambio e di ritrovo, dove poter tornare a socializzare e condividere qualcosa che li rende felici con gli altri. Non posso pensare a cosa possa succedere se dovessimo chiudere il club.
Quali sono i benefici più importanti che hai visto accadere?
Beh, mi attengo alle loro storie: cambiamenti sia fisici che di atteggiamento si notano quasi subito.
Spesso nelle frasi che scrivono nel loro vaso della felicità e che portano per condividerle, si nota come siano più attenti alle piccole cose semplici che accadono nel quotidiano, che sono sempre le stesse, ma le guardano con occhi diversi. La capacità di esprimere la gioia che hanno nel rivedere e ritrovare vecchi amici è più netta e visibile. Abbiamo inserito diversi esercizi come respirazioni di Qi gong e esercizi di mobilità. Piccole risate per fare stretching e allungamenti, stanno portando molti benefici al loro fisico.
Quali i veri e propri miracoli?
Non so se si possono chiamare miracoli, ma i volti più sereni e distesi di chi da poco ha subito un grave lutto o una brutta malattia, credo che la dicano lunga. Il poter elaborare con la risata situazioni che ti buttano in stato depressivo è per alcuni stato un piccolo miracolo.
E le storie più interessanti?
Ce ne sarebbero diverse, ma la più bella che mi viene in mente è quella di Pia, che per le prime sessioni “guardava nero” come diceva lei. Poi pian piano ha cominciato a sciogliersi e ora è probabilmente tornata ad essere la discola che era da bambina. Bisogna sempre “simpaticamente” riprenderla, perché va a dare noia a tutti. Inoltre lo spirito e l’ironia che ha tirato fuori sono chiari segni di lucidità e acume.
Quale il momento più bello in assoluto?
Durante la sessione la parte dei giochi è la parte che io adoro, perché si sfidano e stanno attenti agli errori che fanno i compagni che stanno vicino, perdendo così la concentrazione e diventando a loro volta oggetto di sbeffeggiamenti da chi loro volevano sbeffeggiare. E come sempre si chiude tutto in una grande risata generale.
Stai andando anche in casa di riposo. Come vanno i progetti lì?
Abbiamo superato il giro di boa e rimangono per ora, a meno che non vengano riconfermate, poche sessioni. Come sempre c’è chi subito si lascia andare e chi è all’inizio reticente, ma che poi, pian piano, viene coinvolto nel vortice delle risate e dal Molto bene molto bene yeaaah.
E con i malati di Alzheimer?
Li abbiamo integrati nel gruppo e la sessione è tarata ovviamente su di loro, modalità che va bene per tutti.
Si lasciano trasportare, concedono il contatto fisico e visivo perché ora hanno fiducia in noi. Seguono gli esercizi di respirazione e risata gentile tranquillamente, senza aver mai dato segni di insofferenza o fastidio. Finita l’esperienza tireremo le somme insieme alla psicologa che segue sempre il gruppo, ma credo proprio che gli stimoli che gli diamo stiano facendo un buon lavoro.
Quale la più grande soddisfazione da quando fai Yoga della Risata?
Vedere che la maggioranza dei Leader che ho formato hanno la mia stessa passione per la terza età e mi seguono sempre nelle sessioni. Il fatto di essere riuscito a infondere loro questo mio sentire, mi rende veramente orgoglioso del lavoro che ho fatto e che spero migliori ancora.
Come è cambiata la tua vita?
Consapevolezza e gratitudine ora sono le mie compagne di cammino e credo che questo sia il più bel dono che ho ricevuto e che voglio portare nel mio futuro.
Qual è il tuo più grande successo con lo Yoga della Risata?
Probabilmente ancora non è arrivato perché sento che devo e dobbiamo fare ancora molto. Ogni volta che qualcuno mi ringrazia per il piccolo aiuto che gli posso dare, è un successo.
E quale il tuo sogno?
Far entrare lo Yoga della Risata nelle case di riposo e di accoglienza perché se riusciamo a coinvolgere tutti, dallo staff medico, infermieristico e gli ospiti stessi nel vivere la gioia attraverso la risata, avremo sicuramente un mondo migliore
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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