Cari amici ridenti,
oggi vi voglio condividere la bellissima testimonianza di una bravissima Leader di Yoga della risata che ho formato, Monica Girolami, educatrice di ragazzi disabili che sta portando avanti due progetti di Yoga della risata con i ragazzi che segue.
“…finalmente ho trovato il tempo per raccontare di me e dello Yoga della Risata.
Sono Monica Girolami e sono diventata Leader di Yoga della Risata a gennaio 2015.
Ho conosciuto lo Yoga della Risata per caso molto tempo prima ai primi Club della Risata condotti da Lara Lucaccioni: durante le prime 5 settimane, a fine sessione, non ero così felice, mi sentivo triste, ma la mia insegnante mi ha incoraggiato a continuare e per questo la ringrazio. In questo modo ho potuto conoscere lo straordinario potere dello Yoga della Risata: dopo la quinta sessione sono riuscita a sbloccare la risata e da lì è stata una scoperta continua.
Sono stata sempre una persona solare e sorridente, ma ad oggi, oltre ad aver cambiato la mia risata, mi sento più energica, più positiva, cerco di ridere anche nei momenti più difficili e sto imparando a vivere con più leggerezza. Molto meglio! 🙂
Ho intrapreso un percorso di cambiamento personale grazie anche all’apertura del Club della risata a Porto Sant’Elpidio insieme ai miei amici leader Sergio, Elisabetta e Jenny. Siamo un bel team, c’è condivisone e collaborazione tra di noi, ottimo per tenere vivo lo spirito dello Yoga della Risata.
Yoga della Risata e ragazzi disabili
Nella vita sono un’educatrice di ragazzi disabili e ho pensato di sperimentare con loro il potere dello Yoga della Risata.
Sono già diversi mesi che seguo due gruppi e già si notano grandi cambiamenti.
La risata, qualcosa di così semplice, ma per loro molto complesso. L’esercizio iniziale di riscaldamento “HO-HO HA-HA-HA” e’ stato fondamentale, sono riuscita a far tirar fuori la voce ad alcuni ragazzi che non parlano: chi
inizialmente non riusciva a ridere, ma urlava, ad oggi si fa delle belle e grandi risate.
Lo Yoga della Risata crea apertura verso l’altro e ragazzi che inizialmente guardavano il soffitto o a terra ad oggi si riescono a guardare negli occhi.
Fare Yoga della Risata per i nostri ragazzi vuol dire avere un gruppo d’appartenenza con il quale ridere, condividere, sentirsi uguali agli altri, dove non ci sono differenze ed impariamo ad essere positivi verso ciò che ci circonda.
Ho creato uno spazio in cui i ragazzi possono inventare risate e le possono condurre, questo è un momento per loro di grande gratificazione e si sentono protagonisti dell’attivita’. Le abbiamo scritte su un cartellone e attaccato al centro così chiunque possa guardare i loro lavori. In questo modo ho cercato di valorizzare le loro capacità e potenzialità, lavorando così sulla loro autostima e sicurezza in loro stessi.
Adorano il “Molto bene molto bene yeah”. si sentono apprezzati da me e dai loro compagni, imparano a sentire dentro di loro una vocina che dice: “Wow, sono capace anche io… so fare anche io come gli altri,…” e cambia notevolmente la loro espressione sul viso e tutto diventa più semplice e più bello.
Fare Yoga della Risata vuol dire anche rispettare delle regole sociali, regole necessarie per vivere in gruppo.
Sono migliorati:
- i loro tempi d’attesa,
- la loro memoria (per un periodo ripropongo le stesse risate e loro se le ricordano tutte)
- i loro livelli d’attenzione e di partecipazione (le prime sessioni duravano 10/15′ ad oggi 30/40′ max)
In una sessione spesso conduco esercizi di risate che ricordano autonomie legate all’igiene personale (lavarsi i denti, farsi la doccia, mettere la crema, pettinarsi, …..) e in questo modo in maniera divertente rafforziamo capacità acquisite dai nostri ragazzi, ma che spesso dimenticano nella quotidianità.
Grazie a dei giochi lavoro con le emozioni, molti di loro hanno imparato a riconoscerle e a capire cosa provano. All’inizio che conducevo le sessioni con loro e chiedevo come si sentivano: “Felici o tristi?” e avvertivo che non c’era verità nella risposta.
Ad oggi invece, dopo tante risate legate all’emozioni, c’è un’attenzione diversa a questa domanda. Ci sono ragazzi che ad oggi manifestano la rabbia, dicono che sono preoccupati, ci raccontano dei loro problemi a modo loro e poi a fine sessione tutto cambia. E’sorprendente!
Amano tutto ciò che è legato al ballo e alla musica.
Infatti nelle mie sessioni spesso le risate sono accompagnate da dei brani che scegliamo anche tutti insieme e molto spesso faccio fare il “Follow the leader”. Un esercizio in cui una persona si mette al centro balla a ritmo di musica e tutti gli altri lo seguono oppure senza musica fa dei gesti, delle risate e gli altri devono imitare. Si è notato che è un ottimo esercizio per disinibire i più timidi: alcuni ragazzi non lo facevano, mentre ad oggi tutti partecipano con grande voglia e entusiasmo.
Si sentono più sicuri.
C’è chi apprezza l’ultima fase della sessione, quella del rilassamento e un ragazzo autistico mi ha raccontato che, quando si arrabbia, per calmarsi fa l’humming. Beh ecco lo straordinario potere dello Yoga della Risata.
Mi auguro che questo spazio possa aiutare loro a portare il sorriso e la risata nelle loro vite, che molto spesso sono piene di problemi, difficoltà e di pochi motivi per ridere.
Grazie al dott. Madan Kataria e grazie a Lara Lucaccioni, una guida speciale.
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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