Cari amici ridenti,
oggi vi vorrei parlare della mia esperienza sul “Rompere il fiato”.
Il termine, usato dai podisti, descrive la sensazione di correre senza sentirsi affaticati o affannati. Uno stato di perfetta armonia tra lavoro muscolare e respirazione, armonia cardio-respiratoria.
Cosa aiuta a rompere il fiato
Ho cercato di comprendere come raggiungere questo stato, cosa lo facilita e in base alle mie ricerche ecco cosa aiuta:
1) Aumentare la frequenza cardiaca e la ventilazione polmonare per facilitare gli scambi gassosi.
2) Attivare il sistema nervoso centrale che coordina l’attività fisica. Perché è importante? Perché stare concentrati e sentire il nostro corpo favorisce tutto.
3) Fare un ottimo riscaldamento. Perché?… la temperatura interna dopo la corsa leggera (senza sforzo) aumenta fino a 38,5 gradi, e ciò aumenta la velocità di contrazione muscolare del 20%, aumenta anche il metabolismo, l’irrorazione sanguigna e l’attività di enzimi dei meccanismi aerobici e anaerobici.
Il riscaldamento mette anche le articolazioni in grado di sopportare meglio il carico attraverso la produzione di liquido sinoviale. La produzione di beta endorfine sviluppa una giusta forma di eccitazione che permette di vivere la gara in modo ottimale.
Pettorali, addominali e fianchi ci aiutano a respirare in modo efficiente. Glutei, quadricipiti femorali, gambe e piedi sono la forza del nostro passo. Anche le braccia (per lo slancio e equilibrio), collo, spalle e lombari non sono da sottovalutare per avere una migliore prestazione.
Dobbiamo quindi allenare tutto il corpo e non solo le gambe.
In questo caso, oltre alla corsa, faccio sempre circuiti di allenamento funzionale in modo da incrementare la forza fisica.
Potete farlo divertendovi. Io mi sono inventata il water crossfit: esercizi alternati per addominali, braccia e gambe in acqua e fuori.
Come lo Yoga della Risata ha influito positivamente in questo processo
Nel giro di un mese e mezzo (da zero) ho finalmente rotto il fiato e sono stata felicissima.
Non posso fare a meno di citare lo Yoga della risata e ovviamente tutta la mia conoscenza della respirazione della pranoterapia.
Parliamo del punto 1 di cui sopra. Ridere 10 minuti di fila significa fare attività cardiovascolare ed equivale a 30 minuti di vogatore. E’ ovvio che il punto uno viene assolutamente assicurato.
Abbinare le respirazioni che conoscete, espirando con la risata, aumenta l’ossigenazione. Tutto ciò è verificabile e scientificamente dimostrato.
La risata produce endorfine, ne consegue benessere e rilassamento, diminuisce l’ormone dello stress, con conseguente beneficio per il sistema nervoso, una maggiore capacità di concentrazione e ossigenazione nel cervello. Ecco il punto 2 completamente soddisfatto.
Ho riscontrato che quando si ride la temperatura aumenta (stimolare il diaframma crea calore in tutto il corpo), e aumentando la nostra temperatura corporea, avremmo tutti i vantaggi del punto 3.
Per questa ragione è possibile avvalersi dello Yoga della risata come riscaldamento prima di gare e allenamenti.
Il riscaldamento varia soprattutto in base alla nostra età, più passano gli anni, più dicono che serve più tempo.
Lo yoga della risata dimezza i nostri tempi.
Con dieci minuti di risate possiamo riscaldarci come avessimo fatto mezzora. Senza contare che l’allenamento addominale alto, usando il diaframma, è già stato fatto. La respirazione dello Yoga della risata inoltre ci consente di aumentare la nostra capacità polmonare e avere più fiato.
Dico questo alla base della mia esperienza come atleta.
Ho ripreso a correre a 47 anni.
Anni fa quando riprendevo dopo tanto tempo mi sentivo affaticata, facevo fatica a reggere mezzora di corsa. Dopo un anno e passa di Yoga della risata, ricominciare è stato veramente semplice e ora, dopo poco più di un mese posso correre oltre un ora e mezzo senza fatica.
Rompere il fiato viene agevolato.
Certamente ho ancora molta strada da fare, sono solo all’inizio, tuttavia, con allenamento di tre settimane da zero (ossia niente corse prima) ho fatto 13 km alternati di dure salite e discese, ho finito la gara e non sono arrivata ultima.. per me è stato un grande successo.
Per questo lo suggerisco a qualsiasi sportivo.
Leader e Teacher di Yoga della Risata, Counselor, Pranoterapeuta, comica
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