Cari amici ridenti,
la felicità è uno degli argomenti caldi di questo sito e oggi vi voglio parlare di una persona speciale, che sono almeno 10 anni che mi affascina moltissimo.
Se cerchiamo in Google chi è l’uomo più felice del mondo, esce il suo nome, “Matthieu Ricard“.
Lessi Il gusto di essere felici, quando uscì in Italia nel 2008, quando ancora lavoravo in libreria.
Meditavo già da qualche anno. La meditazione era entrata nella mia vita nel 2006: stavo vivendo un periodo di forte stress e un mio caro amico meditava tutti i giorni con visibili risultati di benessere. Decisi di provare. Iniziai a fare i 5 Tibetani ogni giorno e poi a stare seduta per 10 minuti, a gambe incrociate ad occhi chiusi e con l’attenzione al respiro. Su di me compariva magicamente e quasi istantaneamente un sorriso ed uno stato di grande beatitudine. Tutta la velocità della giornata appariva lontana e quello stato si dilatava e permetteva un “tempo” magico, denso di bellezza e possibilità, che riusciva a garantirmi un focusing aumentato durante la giornata ed una gestione dello stress più matura.
Il mondo della risata era ancora lontano per me, ma ero già una meditatrice e l’argomento “Felicità” era da tempo tra quelli che più mi attiravano.
Matthieu Ricard, l’uomo più felice del mondo
Ma chi è nello specifico Matthieu Ricard?
E’ un monaco buddista tibetano originario della Francia, ha 70 anni ed è soprannominato, appunto, “l’uomo più felice del mondo”.
Questo perché ha partecipato a uno studio sul cervello lungo 12 anni sulla meditazione e la compassione guidato da un neuroscienziato dell’Università del Wisconsin, Richard Davidson.
Davidson agganciò la testa di Ricard a 256 sensori e scoprì che quando Ricard meditava sulla compassione, la sua mente era insolitamente leggera.
Simple Capacity ne sintetizza così i risultati:
Le scansioni hanno mostrato che quando medita sulla compassione, il cervello di Ricard produce un livello di onde gamma – quelle legate alla coscienza, all’attenzione, all’apprendimento e alla memoria – “mai riportato prima nella letteratura delle neuroscienze”, ha affermato Davidson. Le scansioni hanno anche mostrato un’eccessiva attività nella corteccia prefrontale sinistra del suo cervello rispetto alla sua controparte destra, permettendogli una capacità anormalmente elevata per la felicità e una ridotta propensione alla negatività.
Ricard, che dice che a volte medita per intere giornate senza mai annoiarsi, ammette che è una persona generalmente felice (anche se sente che il suo titolo “più felice del mondo” è un eccesso mediatico).
Ecco i suoi consigli per essere felici, condivisi con Business Insider al World Economic Forum di Davos (Svizzera).
Smettere di pensare “io, io, io”
Per Ricard, la risposta arriva dall’altruismo. La ragione è che pensare a se stessi e a come rendere le cose migliori per sé per tutto il tempo, ci esaurisce le energie ed è stressante, e alla fine conduce all’infelicità.
“Non è una questione di morale”, dice Ricard. “È semplicemente che “io, io, io” tutto il giorno è davvero soffocante. E anche abbastanza miserabile, perché ti porta a strumentalizzae l’intero mondo o come una minaccia o come potenziale di interesse [per te stesso]”.
Se vuoi essere felice, Ricard dice che dovresti sforzarti di essere “benevolo“, che non solo ti farà sentire meglio, ma che farà sentire meglio anche gli altri.
Questo non significa che dovresti permettere ad altre persone di usarti o sopraffarti, Ricard avverte, ma dovresti generalmente cercare di essere gentile.
“Se la tua mente è piena di benevolenza, di passione e di solidarietà, questo è uno stato di mente molto sano, favorevole alla fioritura. Quindi, tu stesso sei in uno stato mentale di molto migliore. Il tuo corpo sarà più sano, è stato dimostrato. E anche la gente percepirà come qualcosa di bello”.
Tutto questo sembra grande in teoria, ma come fa una persona effettivamente a diventare altruista e benevola e non lasciare che pensieri egoistici si insinuino in profondità?
Inizia ad allenare la tua mente come ti alleni per eseguire una maratona
Ricard crede che tutti abbiano la capacità di avere una mente più leggera, perché c’è un potenziale di bontà in ogni essere umano (a meno che tu non sia, diciamo, un serial killer, e c’è qualcosa di chimicamente anomalo che sta succedendo nel tuo cervello).
Ma come un corridore di maratone che ha bisogno di allenarsi prima che possa correre 26.2 miglia, le persone che vogliono essere più felici hanno bisogno di allenare le loro menti. Il modo preferito di allenamento che propone Ricard è la meditazione:
Con l’allenamento mentale possiamo portare sempre il nostro livello di felicità ad un livello diverso.
È come correre. Se mi alleno, potrei gestire una maratona. Non potrò diventare campione olimpico, ma c’è una grande differenza tra allenarsi e non allenarsi.
Quindi perché non dovrebbe applicarsi alla mente?
C’è la prospettiva che la benevolenza, l’attenzione, l’equilibrio emotivo e la resilienza siano competenze che possono essere addestrate. Quindi, se li metti insieme, puoi dire che la felicità è un’abilità che può essere addestrata.
OK, quindi come si allena la propria mente per essere più felice?
Basta trascorrere 15 minuti continuativi ogni giorno pensando a pensieri felici
Inizia pensando pensieri felici per 10-15 minuti al giorno, dice Ricard. Tipicamente quando sperimentiamo sensazioni di felicità e di amore, queste sono fugaci e poi succede qualcosa di diverso, e passiamo al pensiero successivo. Al contrario, concentrati sul non lasciare che la tua mente si distragga, e continua ad essere focalizzato sulle emozioni positive per il prossimo lasso di tempo.
Se fai questo allenamento ogni giorno, anche solo dopo due settimane puoi sentire risultati positivi. E se lo pratichi per 50 anni come Ricard, puoi anche diventare un professionista della felicità. Questo è sostenuto dai neuroscienziati, che stanno sempre più studiando la neuroplasticità del cervello umano.
Davidson ha trovato nel suo studio La vita emotiva del cervello che anche 20 minuti di meditazione quotidiana possono rendere le persone più felici in generale.
E qui un ulteriore approfondimento: il TedTalk di Ricard. Buona visione
Fonti:
http://www.independent.co.uk/life-style/a-69-year-old-monk-who-scientists-call-the-worlds-happiest-man-says-the-secret-to-being-happy-takes-a7869166.html
http://uk.businessinsider.com/how-to-be-happier-according-to-matthieu-ricard-the-worlds-happiest-man-2016-1?r=US&IR=T
https://simplecapacity.com/2015/05/brain-scans-reveal-the-world-happiest-man/
http://www.dailymail.co.uk/health/article-2225634/Is-worlds-happiest-man-Brain-scans-reveal-French-monk-abnormally-large-capacity-joy-meditation.html
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
Lascia un commento