Il cuore e il cervello di continuo si scambiano informazioni cruciali che influenzano il funzionamento di corpo e cervello. Il cuore invia di gran lunga più informazioni al cervello di quante il cervello ne invii al cuore: il 90/95% dei nervi che connettono cuore e cervello, infatti, sono fibre neurali afferenti, cioè ascendenti, che portano l’informazione da cuore a cervello.
Inoltre, il cuore comunica al cervello in altri quattro modi:
- neurologicamente, attraverso la trasmissione di impulsi nervosi,
- biochimicamente, con l’azione di ormoni e neurotrasmettitori,
- biofisicamente, attraverso le onde della pressione sanguigna,
- energeticamente, attraverso le interazioni del campo elettromagnetico.
La comunicazione tra questi percorsi influenza l’attività del cervello e la ricerca mostra che i messaggi che il cuore manda al cervello influenzano un ampio raggio di funzioni mentali e la nostra performance.
Sono stati i coniugi Lacey tra gli anni 60 e 70 i primi a comprendere che il cuore manda informazioni al cervello che non sono il cervello comprende, ma anche obbedisce, tali da influenzare percezioni e comportamenti: e si sono anche scoperti meccanismi attraverso i quali degli input da cuore a cervello possono inibire o facilitare l’attività del cervello.
Il cuore è anche una ghiandola endocrina
Nel 1983 il cuore è stato inserito all’interno del sistema ormonale dopo la scoperta dell’ANF, il fattore atriale natriuretico soprannominato l’ormone dell’equilibrio, che agisce sui vasi sanguigni, reni, ghiandole surrenali e molti regioni deposte nel cervello alla regolazione. Inoltre, l’ANF inibisce il rilascio di ormoni dello stress e influenza motivazione e comportamento, e produce anche significative quantità di ossitocina, che ha una forte influenza sul comportamento emotivo e ormonale.
Cuore, campo elettromagnetico e cervello cardiaco
Il campo elettromagnetico del cuore, sempre presente, ha una potente influenza sui processi comunicativi in tutto il corpo. Questa potenza elettrica del cuore è in ampiezza 60 volte più grande di quella del cervello e permea tutte le cellule del corpo. E infatti il battito cardiaco può essere rilevato posizionando gli elettrodi dovunque nel corpo, anche nell’alluce. La componente magnetica del campo del cuore è circa 100 volte più forte del campo magnetico prodotto dal cervello.
Fu un pioniere della neurocardiologia, il dr Armour nel 1991 a divulgare negli ambienti scientifici che il cuore ha un complesso sistema nervoso
intrinseco , sufficientemente sofisticato da essere qualificato come piccolo cervello. Questo cervello del cuore è un intricato network di diversi tipi di neuroni, neurotrasmettitori, proteine e cellule di supporto, come quelle presenti nel cervello cranico. I suoi elaborati circuiti rendono possibile a questo cervello del cuore di agire indipendentemente dal cervello cranico e imparare, ricordare, sentire e percepire.
Il cervello del cuore contiene circa 40.000 neuroni, chiamati neuroni sensori. Questi neuroni hanno i due tipi di memoria, a breve e lungo termine, come quelli dell’ippocampo. I neuroni del cuore hanno plasticità e possono cambiare e ricablarsi come i neuroni nel cervello.
E’ l’interazione tra il cervello nella testa e il piccolo cervello nel cuore che impatta su come funzioniamo bene mentalmente. Le informazioni sono inviate da cuore a cervello attraverso diversi percorsi neuronali che salgono da cuore a cervello. Questi percorsi ascendenti entrano nel cervello in un area chiamata midollo, collocata alla base del cervello. I segnali del cuore quindi si diffondono in tutti i centri più elevati del cervello, influenzando la percezione, la presa di decisione e altri processi cognitivi.
Pensa al ritmo cardiaco come a una sorta di codice Morse, che contiene istruzioni per il cervello. I segnali neuronali che il cuore invia sono continuamente monitorati dal cervello e aiutano ad organizzare percezioni, sentimenti e comportamenti. Il cuore così impatta direttamente sul modo che ha il cervello di percepire e processare informazioni.
Di rilevante significato è l’influenza degli input del cuore sull’attività della corteccia, la parte del cervello che governa il nostro pensiero evoluto e la capacità di ragionamento. In base alla natura degli input del cuore, questi possono inibire o facilitare l’attenzione, la memoria di lavoro, i processi corticali, le funzioni mentali e la performance.
Gli studi dell’HeartMath Institute
Nel 1993 l’Heartmath Institute (IHM)ha iniziato ad esplorare i meccanismi psicologici dai quali il cuore comunica col cervello, influenzando focus, processo di informazioni, percezioni, emozioni e salute. HeartMath esplora come il cuore sia un centro altamente complesso e autonomo di decodifica e processo di informazioni, le cui influenze coinvolgono le funzioni del cervello e di molti organi e in buona sostanza la qualità della vita.
Il cuore è il più potente generatore di pattern ritmici nel corpo umano. Ad ogni battito il cuore non solo pompa sangue, ma trasmette informazioni neurali, ormonali, di pressione e elettromagnetiche al cervello e a tutto il corpo.
Gli studi di Heartmath hanno dimostrato che, sebbene cuore e cervello siano in costante comunicazione reciproca, ognuno di noi ha la capacità di permettere consapevolmente e intenzionalmente al proprio cuore di comunicare al cervello in un modo da potenziare le nostre funzioni cognitive e la nostra salute.
Coerenza Cardiaca
Heartmath ha scoperto un modo diverso di funzionamento armonico fisico e psicologico che promuove la stabilità emotiva e l’ottima performance cognitiva, chiamato coerenza psico-fisiologica, o, più semplicemente coerenza cardiaca. E’ uno stato dove le interazioni tra cuore e cervello, mente, emozioni e sistema nervoso stanno operando in sincrono e in cooperazione energetica. Attività elettrica sincronizzata nel cervello e nel sistema nervoso sottolinea la nostra abilità di percepire, sentire, focalizzarci, imparare, ragionare e performare al nostro meglio.
I ricercatori hanno trovato che l’attività sincronizzata può essere molto più importante per una performance ottimale di quanta attività ci sia nel cervello a livello di onde cerebrali di frequenza. Basta una piccola interruzione di questa attività sincronizzata per influenzare negativamente la nostra capacità di focus, pensiero chiaro e performare al nostro meglio.
La coerenza cardiaca avviene quando il ritmo cardiaco produce un pattern fatto di un’onda armonica. Quando sperimentiamo emozioni positive in maniera sincera, come il prenderci cura, la compassione, l’amorevolezza, l’apprezzamento, la gentilezza per qualcuno o qualcosa, il ritmo cardiaco diventa coerente e comunica questo schema armonico al cervello e a tutto il corpo.

Durante la coerenza cardiaca c’è anche un aumento della variabilità del battito cardiaco (HRV, Heart Rate Variability), che ha come conseguenza un aumento dei segnali neurali inviati da cuore a cervello. Le persone con un’alta variabilità del battito cardiaco tendono a fare meglio nei test delle funzioni cognitive.
Basandosi su queste ricerche, HeartMath ha creato tool e programmi per aiutarci a imparare come passare intenzionalmente ad uno stato di coerenza cardiaca e, dopo un breve tempo di pratica, ottenere un nuovo standard che potenzia i nostri tempi di reazione e molte altre funzioni cognitive. Questo nuovo standard spesso viene sperimentato come una maggiore abilità di focus, chiarezza mentale maggiore, migliore capacità di prendere decisioni e intuizione e creatività aumentate.
Emozioni e capacità cognitive
C’è una forte relazione tra emozioni e capacità cognitiva. Quando sperimentiamo stress e emozioni negative, come rabbia, frustrazione, dispiacere o ansia, il ritmo cardiaco diventa caotico e disordinato, creando una onda incoerente. Questo è indicativo di funzioni esecutive inibite nei nostri centri cerebrali più elevati. Il generarsi di questo pattern caotico dell’attività del cuore e del sistema nervoso, impedisce il fluire efficiente di informazioni attraverso il sistema nervoso e interferisce con la nostra abilità cerebrale di sincronizzare propriamente attività neuronale attraverso l’intero cervello.
Questa de-sincronizzazione impedisce i processi cerebrali necessari per un’attenzione focalizzata, richiamo di memoria, ragionamento astratto, problem solving e creatività.
Alti livelli di ansia, frustrazione o rabbia, e quel rumore interno prodotto dall’incoerenza, compromettono le vere risorse cognitive di cui abbiamo bisogno per allenare il cervello.
Al contrario, quando il cuore trasmette un’onda coerente ai centri più elevati del cervello, tipicamente sperimentiamo più stabilità emozionale, attenzione aumentata, richiamo di memoria, comprensione, abilità di ragionamento, intuizione, creatività e performance.
Questo è un punto cruciale nel comprendere la funzionalità di Inner Balance e della tecnologia ideata da HeartMath per allenare il cervello. Le emozioni positive come apprezzamento, prendersi cura, compassione e amorevolezza generano un pattern armonico nel ritmo cardiaco. Quando il nostro ritmo cardiaco è coerente, non solo ci sentiamo meglio, ma le informazioni neuronali inviate al cervello facilitano le funzioni o corticali.
Con la pratica regolare nel mantenere la coerenza cardiaca utilizzando i tool di HeartMath si può generare un nuovo coerente standard che ottimizza le funzioni cognitive.

La coerenza migliora le funzioni cerebrali
Ecco i benefici a livello cerebrale della coerenza cardiaca:
- Aumenta l’abilità di autoregolazione
- 40% miglioramento della memoria a lungo termine
- 24% miglioramento della memoria a breve terminie
- Abilità aumentata di focusing
- Abilità aumentata di processare le informazioni
- Tempi di reazione più veloci
- Punteggi più alti nei test
- Abilità aumentata ad imparare
Quando la coerenza cardiaca è generata da uno stato emozionale positivo, non solo da un ritmo di respiro equilibrato, è chiamata coerenza psicofisiologica. Questo stato è associato ad emozioni positive sostenute e ad un alto grado di stabilità mentale ed emozionale.
C’è un sincronizzazione aumentata e un equilibrio tra i nostri sistemi cognitivi, emozionali e fisiologici, risultanti in un efficace e armonioso funzionamento di tutto il nostro essere.
Altri risultati sono riduzione di stress, ansia e depressione, sensazioni di benessere aumentate, migliore immunità ed equilibrio ormonale, abilità aumentata di focalizzarci e di sostenere la focalizzazione, performance cognitiva aumentata e capacità di imparare migliorata, efficacia organizzativa aumentata, miglioramento di salute fisica e mentale.

Definizioni di coerenza
Ci sono molte definizioni di coerenza e tutte si possono applicare a questo stato di coerenza fisiopsicologica:
- La qualità di essere ordinato, coerente e comprensibile
- Chiarezza di pensiero e equilibrio emozionale
- Una forma di onda tra 2 o più onde che sono unite in fase o frequenza (es. laser)
- Una distribuzione ordinata di energia in una unica onda
- Sincronia tra sistemi multipli (entrainment)
- Schemi ordinati in un sistema singolo.
La coerenza è diversa dal rilassamento
La coerenza e il rilassamento si distinguono e ora vediamo come: la coerenza può includere il rilassamento, ma il rilassamento non necessariamente include la coerenza cardiaca.
Nello stato di coerenza avviene la sincronizzazione aumentata, la risonanza e l’entrainment tra cuore e cervello e tra molteplici sistemi corporei: e questo mostra un livello di organizzazione globale che non è presente nello stato di rilassamento. In termini di performance, per ottenere lo stato di flow, è importante non essere né troppo rilassato, né sovrastimolato. Come impariamo a mantenere lo stato di coerenza sostenendo una sincera emozione positiva focalizzati nel cuore (gratitudine, prendersi cura, gentilezza, amore) l‘attività elettrica del cervello va in una sincronizzazione aumentata col cuore. Questo attiva la nostra intelligenza del cuore, che Doc Childre, fondatore di HeartMath definisce:
il fluire di una più alta consapevolezza, una saggezza e un’intuizione che si sperimentano quando mente e emozioni sono condotte in allineamento sincronico col cuore.

Amigdala e talamo
Lo schema del ritmo cardiaco fornisce informazioni sul nostro stato emotivo al talamo e all’amigdala. Questi centri cerebrali sono direttamente connessi alla base dei lobi frontali e dei centri esecutivi del nostro cervello, che sono cruciali per prendere decisioni e per l’integrazione tra emozione e ragione.
Il talamo sincronizza l’attività corticale e i ritmi cardiaci comunicano con il talamo e alterano gli schemi delle onde cerebrali, impattando sulle funzioni del cervello.
Amigdala
I segnali dal cuore viaggiano anche verso l’amigdala attraverso differenti percorsi di quelli che portano al talamo.
L’amigdala è un centro che processa le emozioni e codifica le memorie emozionali. L’amigdala è anche un sistema di confronto di pattern che cerca e processa tutto quello che è familiare e che conosce già. Per esempio, quando c’è la percezione di una situazione stressante, l’amigdala risponde scandagliando la sua banca di memoria, finché non trova quell’emozione immagazzinata da una precedente esperienza stressante, che ritiene simile. E quindi stimola la stessa reazione emozionale che è stata innescata quella volta, come magari ansia, dolore, rassegnazione o depressione. L’amigdala è capace di paralizzare i percorsi neuronali e attivare una risposta emozionale familiare prima che i nostri più elevati centri cerebrali ricevano l’informazione e prima di avere tempo perfino di pensare a come rispondere.
Questa è una delle ragioni per cui spesso reagiamo dicendo o facendo cose per cui ci pentiamo.

L’amigdala comunica cosa è familiare ai centri percettivi nel cervello. Così, se la rabbia è diventata uno schema familiare per l’amigdala, allora percepire qualcuno che ci guarda in maniera strana può stimolare una reazione di rabbia prima di aver tempo di considerare se quella rabbia è una risposta appropriata.
I ricercatori sanno che i programmi di sopravvivenza istallati profondamente nel cervello fanno sì che l’amigdala metta più peso sulle esperienze negative che su quelle positive.
La buona notizia è che attivando la coerenza cardiaca e le emozioni positive, come equanimità, pace, compassione e gratitudine, posso istallare nuovi programmi nell’amigdala, così che si possono stabilire nuovi schemi di risposta più equilibrati ed appropriati.

Quando inizi a praticare coerenza cardiaca, prepari schemi emozionali che ti supportano nel tuo muoverti nella vita e inizi a lasciare andare schemi non efficaci.
Gran parte della tua reale natura arriva quando la mente e le emozioni sono in coerente allineamento col cuore. Le persone possono creare un nuovo stato familiare e un nuovo standard, in grado di generare un più grande accesso al nostro pieno range di intelligenza e che svela chi siamo realmente. Questo programma di Heartmath, chiamato Il vantaggio della resilienza, è designato per aiutarci a trasformare i vecchi programmi legati alla sopravvivenza e le reazioni che viviamo ora come familiari in percezioni e risposte legate all’intelligenza del cuore.
Come funziona?
Il cuore è il principale attore nello stabilire schemi familiari nell’amigdala. Le cellule nel cuore dell’amigdala sono sincronizzate con il battito cardiaco, grazie al forte percorso neuronale ascendente che va dal cuore all’amigdala.
Questo significa che, se il ritmo cardiaco è coerente, l’amigdala riconosce questo ritmo coerente.
Se gli schemi cardiaci del cuore sono spesso disordinati ed incoerenti, l’amigdala impara ad aspettarsi quel ritmo incoerente: e quindi ci sentiamo a casa con l’incoerenza, che compromette il nostro focus, il nostro equilibrio emozionale, l’apprendimento e la memoria.
Ricorda che l’amigdala – e il cervello in generale – è un sistema di riconoscimento e immagazzinaggio di pattern e, se siamo molto stressati, l’amigdala riconosce lo stress come uno schema familiare.
E’ così che ci adattiamo allo stress, a un certo grado di senso di ansia, o frustrazione, irritabilità, che dopo un po’ diventa il nostro nuovo normale.
Molte persone sono dispiaciute di lasciare andare i vecchi mood familiari. Il familiare, anche se triste ed infelice, è più confortevole, perché conosciuto. E’ come un pesce che vive in un fiume sporco, che non ha percezione dell’acqua pulita.
Così le nostre memorie emozionali subconsce possono influenzare le nostre percezioni, le nostre reazioni emozionali, i nostri processi di pensiero, e i comportamenti.
La notizia entusiasmante è che i nostri schemi emozionali in memoria possono essere riordinati in modo che la coerenza diventi uno stato più familiare e confortevole. Il cuore può fare il processo di lasciare andare i sentimenti e le abitudini che non servono più velocemente e facilmente.
Praticare le tecniche di HeartMath con i feedback legati alla coerenza cardiaca può aiutare a stabilire coerenza e aumentare l’autoregolazione emotiva come standard più familiare, che aumenta la nostra salute mentale, emozionale e fisica.
Noi abbiamo risposte emozionalmente più bilanciate e il nostro cervello può integrare ragione ed emozioni per prendere decisioni più intelligenti. La coerenza cardiaca è stato dimostrata in grado di facilitare la memoria operativa e l’attenzione, i processi corticali, le funzioni cognitive, la creatività e la performance.
Con la pratica regolare la coerenza cardiaca diventa progressivamente familiare al cervello. Ci vogliono in media 6/9 settimane di pratica costante dei tool e della tecnologia di HeartMath per stabilire nuovi livelli di autoregolazione emotiva e uno standard emozionale positivo più coerente, che il cervello stesso cerca di mantenere.
Le nuove abilità quindi diventano automatiche.
Il talamo
Il talamo, un centro chiave del del cervello, coinvolto nella funzione ottimale, è anche influenzato dai segnali neuronali del cuore. Uno dei ruoli del talamo è sincronizzare l’attività neuronale in tutto il cervello, includendo anche la parte pensante della neocorteccia. Questo è importante nel comprendere le relazioni tra stabilità emotiva, funzioni mentali e performance ottimale.
Quando stiamo provando stress e il nostro ritmo cardiaco è incoerente, questi ritmi impattano nel talamo, col risultato di de-sincronizzare l’attività corticale. Questi ritmi incoerenti e caotici interferiscono con l’abilità del talamo di sincronizzare l’attività corticale, con un effetto globale sul cervello.
La desincronizzazione influenza sopratutto i nostri lobi frontali. La corteccia frontale e prefrontale è dove prende luogo tutto quello che ha a che fare con la pianificazione o con la preveggenza, con il pensiero astratto, il problem solving, la creatività e la discriminazione di comportamenti appropriati, chiamati collettivamente funzioni esecutive. Affinché i nostri lobi frontali lavorino bene, essi hanno bisogno di un’attività sincronizzata in maniera perfetta. Quando noi intenzionalmente shiftiamo verso uno stato dal ritmo cardiaco coerente, ciò facilita queste funzioni esecutive.
Quando il tuo ritmo cardiaco è coerente, il talamo è più capace di sincronizzare l’attività corticale e integrare gli emisferi destro e sinistro a vedere un’immagine più grande, fornendo il funzionamento ben affinato di cui abbiamo bisogno.
Focus e attenzione
Un recente articolo del New York Times riportava: “Gli scienziati del cervello hanno scoperto che guidare un’auto in un videogioco e allo stesso tempo individuare segnali stradali può migliorare la memoria a breve termine e l’attenzione a lungo termine degli anziani. Alcune persone di 80 anni, dicono i ricercatori, iniziano a mostrare modelli neurologici di persone di 20 anni. Gli scienziati cognitivi dicono che i risultati (pubblicati nel numero di settembre 2013 della rivista scientifica Nature chiamata “Game Changer”) rappresentano uno sviluppo significativo nella comprensione di come rafforzare il cervello più vecchio.
Ciò è dovuto al fatto che i miglioramenti nelle prestazioni cerebrali non si sono verificati solo all’interno del gioco, ma sono stati visibili al di fuori del gioco in altri compiti cognitivi. Supportando ulteriormente i risultati, i ricercatori sono stati in grado di misurare e mostrare i cambiamenti nell’attività delle onde cerebrali, suggerendo che questa ricerca potrebbe aiutare a capire quali meccanismi neurologici dovrebbero e potrebbero essere stimolati per migliorare la memoria e l’attenzione. “Tuttavia, questa ricerca è arrivata con forti avvertimenti dai neuroscienziati che ritengono che la capacità di mantenere attenzione sia spesso aggravata dalla tecnologia, a causa della costante stimolazione e del multitasking.
Un altro studio ha rilevato che le persone di 20 anni hanno registrato un calo delle prestazioni del 26% quando gli è stato chiesto un multi-task cercando di guidare e identificare i segnali allo stesso tempo (piuttosto che identificare i segnali senza guidare). Per le persone tra i 60 e gli 80 anni, il calo delle prestazioni era del 64%.
La ricerca HeartMath ha scoperto che la capacità di sostenere l’attenzione è significativamente migliora quando viene sostenuto uno stato emotivo positivo auto-generato e coerente. Questo ha a che fare con quanto interesse o coinvolgimento del cuore abbiamo in ciò che stiamo facendo. Poiché il modello ritmico del cuore riflette i nostri sentimenti e l’esperienza emotiva, quando ci piace quello che stiamo facendo, il cuore è il mezzo per generare un’ondata in uscita di energia coerente.
In altre parole, quando “mettiamo il cuore” in ciò che stiamo facendo, alimentiamo la mente e il cervello.
Il nostro cuore è la componente emotiva di focus e attenzione energeticamente più potente della sola attenzione mentale (cognitiva).
Aumentare la potenza del cervello con il potere del cuore
Molte organizzazioni e sistemi sanitari hanno adottato le tecniche HeartMath e la tecnologia emWave per aiutare il personale a ridurre lo stress, aumentare la resilienza e le prestazioni. Gli operatori sanitari e i chirurghi ci dicono che impiegano alcuni minuti per entrare in uno stato di coerenza cardiaca, prima di vedere i pazienti o fare un intervento chirurgico, quando sanno che hanno bisogno di ottimizzare le loro funzioni cognitive.
Poiché la pratica della coerenza cardiaca è una pratica regolare, noi creiamo attivamente nuovi pattern neurali. Spesso in sole 6-9 settimane il cervello e il sistema nervoso si ricablano stabilendo pattern di ritmo cardiaco coerenti come un nuovo standard, la norma. Molto del nostro stress è creato da proiezioni ansiose su quello che potrebbe accadere ( e che spesso non accade mai) o da frustrazione o rabbia circa cose accadute e su cui non abbiamo potere. Attraverso il training in coerenza possiamo sviluppare il potere del cuore e l’intelligenza di cambiare tutta questa disfunzionalità.
Sto portando in giro per l’Italia il training ufficiale dell’HeartMath Institute, “Il vantaggio della resilienza”.
Scopri le info e le date cliccando qui sotto.

Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
Siete eccezionali
Uno studio magistrale, che spiega con chiarezza il rapporto cuore cervello, bravi tutti, grazie
Molto inte6
Buon giorno Lara
Ho trovato interessantissimo gli studi sulla sincronia cardiata. Io insegno Karate che non è solamente tecnica …. Respirazione – mente – etc sono “aspetti” importanti da conoscere comtrollare per raggiungere un equilibrio.
La mia pagina FB
@senseicasubolo
Vorrei sapere di piu
Ha un libro ?
Grazie per la pubblicazione in internet
Giuseppe
Buongiorno, Giuseppe, e grazie di cuore per questo tuo commento e per l’interesse verso la comunicazione tra cuore e cervello.
Ho scritto un libro per Bur Rizzoli, Ridi Ama Vivi, che, nella parte centrale, oltre 100 pagine, tratta proprio del tema del cuore e della coerenza cardiaca.
Puoi trovare più info qui e resto a disposizione https://www.laralucaccioni.com/libro-ridi-ama-vivi/