Siamo al secondo appuntamento con le Routine della felicità, abitudini positive che ci supportano nel cambiamento e ci permettono di portare più presenza, consapevolezza e felicità nella nostra vita.
Siamo quello che ripetiamo più spesso, dice Aristotele. E il senso di questa rubrica è scegliere cosa ripetere, affinché sia potenziante e non limitante.
#Fai pulizia
Fare pulizia e spazio per dare energia a qualcosa di nuovo, un progetto importante che nella vita prende nuovo spazio, appunto, è di fondamentale importanza.
I benefici del decluttering sono noti a tutti: butti qualcosa che non ti serve più in casa e liberi energia e “aria” per tante nuove cose che aspettano dietro l’angolo per apparire, ma non hanno abbastanza forza, perché nella tua vita c’è confusione.
Questo si può fare a maggior ragione con i tuoi obiettivi e i tuoi progetti: magari quella cosa a cui tieni molto non ha la spinta giusta, perché nella tua vita, anche a livello mentale, c’è troppa carne al fuoco.
E bisogna eliminare qualcosa, per essere al massimo focalizzato su quello che ami veramente.
A quanti progetti stai lavorando?
Quanti medi, quanti grandi?
Quanti ne può tenere la tua energia?
Siamo tutti diversi e probabilmente abbiamo anche quantità e riserve diverse, ed ognuno dovrebbe conoscersi per comprendere quante cose riesce umanamente a seguire con efficienza e massima dedizione.
E forse è il caso di fare una pulizia e togliere qualcosa.
Il contratto con se stessi
Ci viene in supporto un tool che mi piace da matti e che ho tradotto e adattato, ma che ora non è più online in originale, quindi non riesco a linkartelo.
Navigando in internet, da grande curiosa quale sono, ho trovato un contratto con se stessi proposto da Alexandra Franzen, un’autrice americana che stimo molto.
L’ho apprezzato moltissimo e l’ho fatto mio, usandolo sia al Teacher Training di Yoga della Risata, il quarto giorno dopo la vision, per focalizzarci ancora di più sulla nostra missione con la risata, e sia anche anche a Io Sogno, il corso che conduco insieme a Matteo ogni fine anno e centrato sui passi per realizzare il proprio sogno, almeno quello grande di questo momento (realizzato un sogno, poi, ne arrivano sempre di più grandi a seguire, perché l‘universo ti trova capace di realizzare, di manifestare).
E’ la formula del decluttering: lasciamo andare, eliminiamo, ci priviamo di qualcosa, più o meno importante, e arrivano meraviglie.
E anche Elisabeth Gilbert, altra autrice che amo molto (ti sarai accorto che il mio libro Ridi Ama Vivi riprende lo schema del titolo dal suo romanzo bellissimo Mangia Prega Ama, che mi fece compagnia nei lunghi mesi di ospedale, incinta di #quellalì, mia figlia), racconta che un giorno il suo maestro di Yoga le chiede: “A cosa sei disposta a rinunciare per ottenere qualcosa che desideri con tutta te stessa?”
Così il desiderare qualcosa profondamente, va di pari passo con il lasciare andare qualcos’altro.
A cosa sei disposto a rinunciare perché il tuo sogno si realizzi?
Cosa elimini, per creare spazio ed energia per il tuo sogno?
La domanda fatta alla Gilbert la condizionò a tal punto che scelse di smettere di bere, perché il vizio stava compromettendo la sua salute, minando la lucidità mentale con cui desiderava affrontare la vita.
E da quel momento decise anche di non spettegolare più, per avere la coscienza pulita, come aveva sempre desiderato, anche se le viene a volte difficile.
Quello a cui sono disposta a rinunciare è il tempo passato inutilmente online in maniera non focalizzata.
Sto monitorando il mio tempo sul cellulare con la app di Quality Time e a volte il risultato è davvero incredibile: ore intere passate al cellulare… Mi dico che col cellulare ci lavoro, spesso ci faccio la coerenza cardiaca, ed è vero, ma quante volte lo prendo per abitudine, e controllo sempre le stesse cose?
Quante volte automaticamente tocchi il tuo cellulare?
Ti accorgi di quanto sei diventato “schiavo” delle tue abitudini sul cellulare (controlli magari whatsapp e poi fb e poi la mail, e poi ancora le news)?
Si chiama FOMO, Fear of missing out, paura di rimanere indietro e perdere qualcosa di importante, la paura di dover fare più di quello che già stai facendo.
E’ uno dei mali dei nostri giorni, essere iperconnessi sempre, con le storie, i post, le foto, non perdere niente di niente, condividere tutto.
Quanta bellezza si guadagna, invece, se ci riprendiamo la nostra vita al di là del doverla condividere, se la viviamo pienamente, con totalità, se eliminiamo il nostro cellulare dal tavolo in cui mangiamo, dal comodino accanto cui dormiamo, se impariamo a tenerlo lontano per tempi stabiliti e a stare lontani anche dagli altri device?
Del Phubbing, poi, ho già parlato: è preferire il cellulare alla conversazione con chi si ha di fronte, è snobbare l’umanità per privilegiare connessioni finte, strumenti che ci dovrebbero connettere, e a volta, lo fanno pure, ma spesso, più che altro, ci dividono da chi c’è intorno a noi, reale, presente.
Quindi sono molto motivata a fare questo: allentare il più possibile con gli automatismi che ho col mio cellulare e iniziare con un digital detox. Ci sto guadagnano molto, ma molto tempo in più, e scoprirlo è davvero incredibile.
ROUTINE
E tu, a cosa sei disposto a rinunciare per ottenere quello che desideri con tutto te stesso?
Sono disposto a rinunciare a… per ottenere…
Io sono disposta a rinunciare al tempo che passo al cellulare come automatismo per ottenere… tempo di qualità per i miei progetti.
Che ne dici?
Vuoi provare anche tu?
Scrivimi come procede nei commenti: il tuo contributo è importante per me.
E poi, se pensi che sia di contributo per la tua crescita, ti segnalo WeekUP, il residenziale sul benessere per ripartire alla grande, che si terrà sul Lago di Garda dal 1 al 5 settembre 2021.
Nel residenziale partiremo proprio dal decluttering personale per poi lavorare sui 4 livelli di energia!
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
HO HO HA HA cara Lara, quanto son vere queste riflessioni.
Io lascio andare il tempo inutile passato al cellulare per focalizzarmi sempre piu’ sul mio obiettivo principale: avere piu’ tempo per studiare e mettere finalmente la mia pagina online per bene.
Ho un lavoro in ballo, se riesco a liberarmi, forse riesco a venire a “IO SOGNO”. E’ un problema se te lo dico anche all’ultimo? Per dormire ho già risolto. Grazie. Ridente serata.
Ciao Lara,
Verissimo: lasciare andare qualcosa per realizzare un sogno… Cosa? Non fumo, non ho televisore, leggo (troppo poco, secondo me), non ho particolari manie, eccetto quella di fare sempre qualcosa, alla luce degli ultimi 3 anni dovrei dedicarmi di meno alle esigenze altrui per realizzare qualche progettino mio, es club dello YdR! Sono felice di vederti domani! Ciao Gaja
Cara Lara, hai ragione passiamo tantissimo tempo sul telefono ormai sembra quasi un obbligo,nonché una dipendenza. A volte sto facendo i cruciverba e però in un attimo vengo attrata dal cellulare.
Vorrei dedicare più tempo ad altre cose, interagire di più con le persone e lasciar andare un po’la tecnogia. Grazie dei tuoi preziosi consigli.
Già esserne consapevoli è tanto, Cristina cara. Scegli di approfondire e dedicare energia a qualcosa che ti appassiona e osserva se riesci ad entrare nello stato di flow e resistere alle distrazioni. Un abbraccio