Cari amici ridenti,
andiamo ad approfondire il profilo di un’altra protagonista del Congresso Italiano di Yoga della Risata, che si terrà dal 28 al 30 settembre presso lo Yes Touring di Rimini.
E’ il momento di Antonella Sancius, Teacher di Yoga della Risata, infermiera, che porterà un intervento su un progetto in una comunità di prima accoglienza per le dipendenze.
Come ti definiresti in 3 righe?
Ti dico come mi definiscono alcuni: “Alice nel Paese delle meraviglie”. E cco ora io aggiungo : “nel Paese
delle meraviglie che la risata mi fa scoprire…”
Quando hai iniziato a fare yoga della risata?
Per caso ho sentito parlare di Yoga della Risata nel 2015. Una mia ex allieva, Ilaria Andreoli, leader Yoga della Risata (conosciuta durante la docenza in corsi sanitari) mi chiama per proporre nella Rsa dove lavoro, e che allora coordinavo, un progetto di Yoga della Risata. La nostra amministrazione accetta la proposta e si inizia con lo Yoga della Risata inizialmente solo con gli ospiti e nell’anno successivo anche con i dipendenti. Non avevo mai sentito parlare di Yoga della Risata, ma quando ho iniziato a vedere cambiamenti importanti negli ospiti della Rsa è scattato qualcosa. Ho colto quindi l’opportunità di partecipare alle sessioni di Yoga della Risata per dipendenti e la magia mi ha travolto. Nonostante tutto e, in particolare, la diagnosi di malattia rara, grave e altamente invalidante che ho, ho capito che in quelle sessioni stavo bene e allora… eccomi qui!!
Che momento era della tua vita?
Disastroso, soprattutto dal punto di vista fisico. Stavo male da tempo, tanti sintomi “strani” e concomitanti e tante, tante ore dedicate solo al lavoro. Per questo addebitavo il mio malessere fisico allo stress lavorativo e non ascoltavo i messaggi del corpo. La ricaduta di questo profondo malessere fisico è a stata a tutti i livelli della mia vita: non ero più io, né madre, né moglie, né coordinatrice infermieristica… Non sapevo dove appigliarmi e da sola non ce la potevo fare. Lo Yoga del la Risata è arrivato e dopo due sessioni ho ricevuto la diagnosi conclamata di malattia. Ringrazio solo la forza che ho avuto a cogliere la possibilità di partecipare alle sessioni di Yoga della Risata, perché riconosco che questa è stata davvero la mia salvezza!
Quando hai compreso che lo Yoga della Risata avrebbe avuto un ruolo importante nella tua vita?
Intanto ti dico che lo Yoga della Risata è il ristrutturante della mia vita che era davvero sfaldata, distrutta… l’ho capito dal momento in cui iniziavo a ridere e non solo a piangere, e ridendo stavo bene, ero come in una bolla: niente dolore, niente ruolo imposto, niente insonnia… per tutto il tempo della sessione stavo bene come non ricordavo più!
Come ti sei avvicinata all’applicazione dello Yoga della Risata di cui parlerai al Congresso?
Un po’ per desiderio, un po’ per caso.
Mi spiego. Per desiderio: dopo il corso Leader ho iniziato a scrivere il mio ”diario dei 40 giorni e oltre”
ovvero il diario dei 40 giorni di sfida. In esso è contenuto il desiderio di portare lo Yoga della Risata particolarmente in due contesti: il carcere e la comunità di tossicodipenti.
Per caso: una comunità per tossicodipenti ha sede a meno di 3 km da casa mia. Conosco il direttore e il
resto… lo racconterò al Congresso!!
Ci vuoi dare qualche anticipazione di ciò che dirai al Congresso?
Beh! Indubbiamente racconterò molto brevemente perché lo Yoga della Risata è il ristrutturante della mia vita. Poi, racconterò del desiderio e del caso di cui sopra. Cercherò di trasmettere le emozioni sorte nel condurre le sessioni in un contesto fragile, difficile e diffidente come la comunità di prima accoglienza per tossicodipendenti. Sia dal mio punto di vista, che da quello dei ragazzi.
Ti va di raccontarci quali sono i più grandi benefici – tuoi e degli altri – che hai osservato grazie al tuo lavoro con lo Yoga della Risata?
Per quanto riguarda i miei benefici dovrei stare ore per descriverli. In breve: accettazione di una malattia grave e altamente invalidante e non assumere terapia convenzionale, su prescrizione medica, da 10 mesi. Ritrovarmi. Ritrovarmi come madre, moglie, infermiera, ma soprattutto ritrovare Antonella che ride, di una risata contagiosa.
Dal 19 febbraio 2018 ho aperto il Club della risata Noi Celaridiamo, un club molto attivo, molto numeroso, che presto è diventato una seconda famiglia per tutti i partecipanti. Qui, in particolare stiamo vivendo cambiamenti importanti. Mi piace scoprire l’entusiasmo di chi si ritrova capace di giocare come un bambino e di stare bene dopo aver praticato Yoga della Risata.
Perché fai quello che fai?
Perché non ne potrei fare a meno. Perché, anche se il fisico frena, io con lo Yoga della Risata vado a 1000!! Perché sto bene e perché riesco a far star bene. Perché ho ritrovato la mia modalità di agire e di essere: col cuore!!
Qual’ è il tuo sogno?
Avere la forza di cambiare ancora il mondo, grazie a questo strumento semplice, innato, miracoloso, gratuito e di una forza magica e eccezionale! Si, forse hanno ragione: sono proprio Alice nel paese delle meraviglie, ma lo sono con la risata e allora credo che i sogni si avverano. Anche questo!
Grazie Dr Kataria e consorte! Grazie Lara, che mi hai dato quel che sono!!!
Per incontrare Antonella Sancius e partecipare al Congresso di Yoga della Risata (28-30 settembre) e/o allo Spiritual retreat (26-28 settembre) condotto dal Dottor Kataria, tutte le info qui: https://congressoyogadellarisata.it/
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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