Era un momento in cui le cose non andavano bene, la consapevolezza di non ridere più mi attanagliava, una persona in difficoltà mi aveva scelto come unica confidente del suo grave disagio e le sue parole nude e crude mi demolivano l’animo. Ho pensato che potevo aiutarlo principalmente ridendo e, facendolo ridere, grazie al suo bisogno, ho soddisfatto anche il mio. La prima fiammella di speranza mi è stata offerta dalla cara Elisa Mosini, teacher unicamente determinata a portar ovunque la risata.
Elisa mi ha aperto la strada verso il corso di Lara a Brescia: grazie a lei mi sono sentita subito più forte e più in sintonia con la mia necessità del momento, l’esito è stato al di sopra di ogni aspettativa e sono stata felice di aver fatto questa scelta per migliorarmi in ambito personale, sociale, lavorativo. Certo sono ancora nel cammino: a volte mi sembra facile, a volte mi sembra difficile, a volte accetto le difficoltà e a volte scappo, ma di tutto questo, ridendo, ne sono consapevole.
All’inizio non tutti mi hanno sostenuto o creduto, ma la presenza del gruppo ridente, la sfida dei 40 giorni e l’entusiasmo di Elisa Mosini, sempre e comunque presente, hanno annullato i pareri negativi o diffidenti.
Subito il primo giorno del corso da Leader son tornata da Brescia in treno gasatissima e forte, giretto col caro Ardi, il mio adorato cagnolino, e preparazione per la levataccia dell’indomani. In quel momento ero già consapevole che, se ci avessi messo il cuore, la stanchezza sarebbe passata in secondo piano; e se poi ci avessi aggiungendo serotonina e Joy cocktail era fatta!
I benefici ottenuti con la risata sono molti: sicuramente più serenità principalmente con me stessa, accettazione del mio modo di essere, sopratutto del mio carattere, cambiamento nel focus di visione, decisamente più positivo; le confidenze del mio confidente mi facevano meno male, pur vedendole, condividendole e non potendole risolvere. Il dolore ora riesco ad equilibrarlo ridendo. Poi devo aggiungere un aumento del volume delle feci, insolito, ma liberatorio. Qualche giorno fa, consapevole del periodo di difficoltà in cui stavo, ho lanciato una piccola sfida giornaliera di risate, ho riso tutto il giorno con le persone che si sono rese disponibili sui gruppi e l’indomani mattina ho notato la presenza di più feci. Non avrei voluto dir questo, ma la mia Buddy Alessandra sostiene che sia importante. Inoltre verso sera ho avvertito in bocca il sapore degli antibiotici presi a Natale, ossia due mesi fa, mi sentivo stupida nel dirlo ma la mia Buddy sostiene, in seguito a varie letture, che sia una pulizia delle cellule.
Veder ridere persone in difficoltà, ridere quando vorrei piangere, confondere e confrontare la risata con il pianto liberatorio, differente da quello precedente che mi lasciava malessere per i giorni a venire, tanto da impormi per anni di non piangere, ha cambiato la mia relazione con le mie emozioni.
Sentire ridere i miei familiari di riflesso, seppur un pochino, vedere i malati ridere solo con lo sguardo, vedere l’aggregazione sociale che si crea ridendo, avere più fiducia nell’altro, pur rimanendo fermi, vedere alcuni blocchi emozionali su cui voglio lavorare, mi ha cambiato la vita.
La lucidità mentale con cui mi osservo a volte fa male, ma so che per migliorarsi devo passare anche da qui. L’altro giorno ridevo in auto al cellulare, mi son fermata a far benzina al distributore e mi sono osservata fare questo piccolo compito con disinvoltura: di solito sono più preoccupata per chi sta dietro, per inserire la cartamoneta, nel chiudere a chiave l’auto per la paura che qualcuno possa in un minuto portarmi via tutto… Ebbene, ho riso di me, delle mie paure ed ho capito di quanto sia bello esser liberi nella fiducia dell’ altro.
La mattina ad esempio mi rendo conto di lavare viso e corpo con una eccessiva pressione delle mani, basterebbero carezze, eppure applico tutto con molta forza anche l’asciugamano… ci sto lavorando su e sopratutto me ne accorgo. Per la prima volta mi sento pienamente accettata dalle persone che mi vogliono bene anche quando non condividono in pieno il mio parere.
Mi fermo molto di più a osservare la natura con i suoi messaggi e colori, ogni piccola cosa mi dona gioia e sento che vorrei vivere in campagna, riscoprendo compatibilità con quel difficile padre contadino che il destino mi ha donato e dal quale pensavo non aver preso nulla. Mi sento ad un livello spirituale più alto e sono più grata alla vita, mi avvicino sempre di più all’idea di voler lavorare sul perdono di sé stessi e dell’ altro.
Le relazioni con gli altri sono migliorate, credo esser più piacevole all’altro, riesco ad ascoltare con più pazienza anche se in questo periodo ho sentito il desiderio di staccarmi da tutti per star di più con me stessa ed ascoltarmi. Se potessi rimarrei qui col gelido telefonino tra la mano destra gelida, il guinzaglio di Ardi nella mia mano sinistra e i piedi immersi nel gelo della neve, qui di fianco a quello che ora è divenuto il mio albero.
Tutto mi pare perfetto, eppur qualcosa mi manca: forse aiutare di più l’altro, forse una persona accanto, forse sentirmi un tutt’uno con queste mille impronte su cui Ardi mi costringe a passare.
Il gruppo del mio Teacher Training è diventato una grande famiglia e a loro devo molto; vorrei però dedicarmi di più a chi mi sta accanto per sperimentare l’amore e l’amorevolezza da vicino senza paura di giudicare e esser giudicato o sbagliare… gruvenji…
La vita breve va vissuta generosamente e questo vorrei fare ridendo, ma so di dover mettere a posto dei tasselli e vorrei farlo nel più breve tempo possibile. Ho tante incertezze con le quali ora sto, voglio ancor investire in formazione funzionale al mio benessere per incrementare quello altrui! Sono più consapevole di funzionare meglio a distanza e al bisogno, ma di questo fardello mi voglio liberare. Grazie di cuore a tutti i compagni di viaggio, sono grata ad ognuno di loro.
Master Trainer di Yoga della Risata e Ambasciatrice di Yoga della Risata nel mondo, sto formando centinaia di Leader e Teacher in tutta Italia. Ho contribuito all’apertura di oltre 250 Club della Risata e conduco sessioni in tutte le applicazioni, soprattutto nel mondo aziendale.
Sono la prima trainer italiana di Heartmath® e mi occupo di gestione dello stress e delle emozioni con la pratica della coerenza cardiaca. Sono speaker e formatrice, appassionata di risata, intelligenza del cuore e felicità. Ho fondato La specie felice insieme al mio consorte Matteo Ficara. Sono autrice del libro Ridi Ama Vivi, bestseller per Bur Rizzoli
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